Ritorna ai vecchi fasti la sagra organizzata dalla Pro loco, col sostegno del Comune, la festa per su pani Saba.Tanti appuntamenti, laboratori e degustazioni dalle 10 al tardo pomeriggio
Il dolce di mandorle e saba sarà preparato in diretta anche dagli sposi. Ed altri prodotti del territorio saranno in mostra grazie alla presenza di diverse Pro loco.
Sono le due novità della ventottesima edizione della sagra de su pani saba, che si svolgerà, come da tradizione, a Sini, il 25 aprile, nella giornata di festa della Liberazione.
Una sagra, che ha fatto da apripista in tutta l’isola alla valorizzazione dei sapori e dei saperi locali nelle zone interne, sicuramente una delle manifestazioni gastronomiche più longeve della Sardegna.
Sarà di nuovo un grande evento, dopo le limitazioni e le pause imposte negli anni scorsi dal Covid.
La sagra è organizzata dalla Pro loco di Sini in collaborazione col Comune e la Regione.
“Siamo molto soddisfatti di riproporre il nostro evento come era conosciuto da tutti”, ha esordito il presidente della Pro loco Giuliano Atzori. Lo ha seguito il sindaco Biagino Atzori: “Un’altra grande vetrina per il saper fare e i tesori della nostra comunità”. Il presidente del Consorzio Due Giare Lino Zedda ha aggiunto: “La sagra di Sini inaugura le tante manifestazioni che si svolgeranno nel nostro territorio per tutta l’estate. Una Marmilla sempre vitale e pronta ad accogliere i visitatori”.
Su Pani Saba
Su “Pani Saba” è dolce tipico di Sini, preparato secondo un’antica usanza, che si tramanda da generazioni. Zucchero, farina, mandorle, spezie e la sapa, il liquido ricavato dal mosto bollito, che danno forma ai coccois di pani saba. Una preparazione di alcuni giorni. Un dolce riconosciuto, di recente, anche come Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna grazie ad un studio voluto dall’amministrazione comunale. La candidatura è stata accettata, ora si attende solo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale. Un pane votivo, legato al culto di San Giorgio. Con la sua vendita si finanziano ancora i lavori per la manutenzione della chiesetta intitolata al martire, su un piccolo colle, che domina il paese. “Il forte legame con il santo è ancora testimoniato dalla sfilata in costume che, nel giorno della festa, arriva proprio sino alla chiesetta”, ha aggiunto il numero uno della Pro loco Atzori.
La sagra
Ma questo sarà solo uno dei momenti dell’evento principale della comunità sinese. Nel percorso della sagra saranno allestiti stand gastronomici per degustare e acquistare il pan sapato. Nelle vie del centro storico sarà possibile anche comprare prodotti enogastronomici della tradizione locale, grazie alla presenza di altre Pro loco del territorio, Uras, Curcuris, Pompu, Segariu, Albagiara e Gesturi) e l’associazione Coriccheddos di Lunamatrona. La manifestazione inizierà alle 10 del 25 aprile. E ancora tanti laboratori. Alle 16,30 la sfilata di gruppi folk e auto d’epoca, alle 18 in piazza balli sardi con Ignazio Mura
Sa Coja
Uno dei momenti clou sarà, dalle 10,30 alle 12,30, la rappresentazione della Coja Antica Sinesa, il rito tradizionale del matrimonio del paese. Al termine saranno gli stessi sposti a preparare e cuocere su pani saba in un nuovo forno realizzato appositamente per la sagra. Il presidente della Pro loco ha chiuso: “La manifestazione sarà anche un momento importante dal punto di vista culturale. Si potranno infatti ammirare i vecchi portali del paese, la chiesetta di San Giorgio, la maestosità dell’olivo millenario, riconosciuto monumento naturale dalla Regione Sardegna e fare il percorso de Is Contus de Pedra”.