Nursing Up De Palma: «Inatteso passo indietro sulla libera professione degli infermieri e degli altri operatori sanitari del comparto non medico, da parte del Governo, dopo la bozza del Decreto Bollette che faceva davvero sperare in una svolta epocale. Il limite temporale fino al 2025 rappresenta un dietro front che ci lascia con l’amaro in bocca, pur riconoscendo al Ministro Schillaci l’impegno nel comprendere che lo sblocco del vincolo di esclusività è imprescindibile per il rilancio del nostro sistema».
ROMA 31 MAR 2023 – “Un passo in avanti e mezzo indietro. Non c’è che dire, anche questa volta ci eravamo illusi di essere di fronte ad una svolta epocale per la libera professione. Invece ci troviamo nella condizione di raccontare alla collettività e soprattutto ai professionisti della sanità, a quegli infermieri che guardiamo ogni giorni negli occhi. Come nel caso della bella Penelope, quello che viene meravigliosamente costruito di giorno, viene disfatto di notte.” Il Nursing Up De Palma parla del Decreto Bollette e di quello che doveva essere, nella bozza del Ministro Schillaci, lo sblocco totale del vincolo di esclusività per i professionisti del comparto non medico.
“In attesa di comprendere meglio le ragioni di questo cambiamento improvviso, non possiamo che mostrare amarezza di fronte a quello che sta accadendo. I nostri, sia chiaro, non erano certo stati trionfalistici. Abbiamo però creduto che qualcosa potesse veramente cambiare. Credevamo ci fosse finalmente la possibilità di una svolta epocale con la libera professione degli infermieri e degli altri operatori sanitari al pari dei medici.
Il 2025 riteniamo sinceramente sia un vincolo comunque troppo ravvicinato. Limiterà gli interessati nell’effettuare scelte di programmazione a medio/lungo termine. Non creerà certamente le condizioni ottimali per la migliore riuscita degli obiettivi sottesi al provvedimento.
Insomma, in questo modo, non si ragiona in ottica futura, per l’indispensabile ricostruzione di un sistema sanitario che ha bisogno come il pane di infermieri soddisfatti, appagati, valorizzati, messi nella condizione di esprimere al meglio le proprie competenze, e non certo ingabbiati nella morsa di lacune e vincoli che non conducono da nessuna parte”.