La Fabbrica Illuminata. Domenica al Castello medioevale di Sanluri alle 17 la prima messa in scena del testo inedito di Sergio Atzeni “El misterio de Sigismondo Arquer |Cinque secoli fa… tra Cagliari e Toledo” all’interno della residenza artistica triennale ideata da Elena Pau, con la regia di Blas Roca Rey.
Momento culminante a Sanluri della residenza artistica sull’opera inedita di Sergio Atzeni “El misterio de Sigismondo Arquer |Cinque secoli fa … tra Cagliari e Toledo” ideata dalla direttrice artistica della Fabbrica Illuminata Elena Pau: un progetto di tre anni, fino al 2024, che nelle scorse due settimane ha preso il via con i laboratori per tre giovani attori professionisti, con il coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni locali.
Domenica (30 ottobre) al Castello medioevale Eleonora D’Arborea (che sostituisce il Teatro comunale come luogo dello spettacolo) alle 17 va in scena la prima di tre rappresentazioni con la regia di Blas Roca Rey, basate sul testo lasciato finito dallo scrittore cagliaritano e, in un intervento successivo, rifinito dal regista Marco Gagliardo e dall’autrice Rossana Copez, che lo ha gelosamente custodito in un cassetto per tutti questi anni.
Sotto i riflettori, con i tre giovani attori del primo anno di residenza, gli italiani Alessandro Redegoso e Flavio Vigna, e la spagnola Irene Zulaica Iglesias, il loro tutor e preparatore: l’attore Luigi Tontoranelli. In scena anche gli attori della compagnia di Sanluri Su spassiu Antonio Figu, Aldo Melas, Giorgio Perra ed Eugenio Prugno Nateri.
La messa in scena è impreziosita dai costumi di Marco Nateri, dagli elementi scenografici di Raul Bernardelli e dalle musiche originali di Corrado Arangoni con la preparazione al canto di Anna Lisa Mameli, che, come il testo e la storia, si muovono tra la Spagna e la Sardegna, in un tempo passato (collocabile tra i secoli XV e XVI).
Ed ecco così che prendono vita sul palcoscenico le pagine dello scritto di Atzeni che si apre con una compagnia circense arrivata col carrozzone in una piazza. Qui gli attori raccontano la vita e la sventura di Sigismondo Arquer. Giurista e letterato, è stato uno dei personaggi importanti della storia del pensiero e della cultura sarda.
Nato a Cagliari nel 1530, morì sul rogo a Toledo nel 1571. Aveva tendenze riformistiche, criticava il clero sardo e si inimicò le consorterie nobiliari, ma anche la santa Inquisizione che lo accusò di eresia e di ruberie.
La residenza artistica proseguirà nei prossimi due anni fino a realizzare nel 2024 una grande rappresentazione corale, che mette insieme le rappresentazioni scaturite nei due anni dallo studio e adattamento teatrale del testo di Sergio Atzeni.
L’ingresso allo spettacolo è libero. Per informazioni e prenotazioni per lo spettacolo: +39 3792537014 Whatsapp
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Sardegna, assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, e del Ministero della Cultura, e con il patrocinio e supporto operativo del Comune di Sanluri.
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