Tullio Solenghi (ri)legge l’ “Orlando Furioso” – DOMANI (giovedì 30 giugno) h 21.30 a Porto Rotondo / Olbia, venerdì 1 luglio h 21 a Macomer e sabato 2 luglio h 21 a San Gavino Monreale
«Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto»: inizia così l’“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, con un esplicito omaggio a Omero e agli antichi aedi, sulla falsariga dell’“Eneide” di Virgilio, attraverso la classica esposizione del tema dell’opera, stavolta non incentrata sulla figura (e sulle epiche gesta) di un unico eroe, bensì della schiera dei paladini di Francia al seguito di Carlo Magno, che l’autore, attingendo alle medioevali chansons de geste, specialmente al ciclo carolingio e in parte al ciclo bretone, in una ideale continuazione dell’“Orlando innamorato” di Matteo Maria Boiardo, reinventa e riunisce in un unico poema, intrecciando le diverse vicende in un’unica e avvincente narrazione.Tullio Solenghi, attore versatile capace di passare dal registro brillante a quello drammatico, noto e amato dal grande pubblico fin dai successi del “Trio” con Anna Marchesini e Massimo Lopez, si cimenta con il capolavoro ariostesco in una “singolare tenzone” con Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature Romanze Medioevali e Moderne e Letterature comparate, per la regia di Sergio Maifredi, nell’ambito del suggestivo progetto del Teatro Pubblico Ligure ideato e diretto dallo stesso Maifredi e dedicato a “Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori – Il canto del Rinascimento italiano”.
Viaggio tra le rime dell’“Orlando Furioso” tra duelli e incantesimi, fughe e inseguimenti, innamoramenti “fatali” e travestimenti, con la pièce originale che alterna poesia e prosa, l’interpretazione dei versi immaginifici del poema e l’analisi della struttura, il gioco dei rimandi letterari e la descrizione della temperie culturale dell’inizio del Cinquecento, in cartellone DOMANI (giovedì 30 giugno) alle 21.30 all’Anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo-Olbia, venerdì 1 luglio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e infine sabato 2 luglio alle 21 all’Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale sotto le insegne della Stagione di Prosa 2021-2022 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna nell’ambito della ricca programmazione dell’Estate 2022.
Sullo sfondo di uno scontro tra civiltà sotto l’egida del (futuro) Sacro Romano Impero, i paladini della corte di Carlo Magno rappresentano l’élite della società e incarnano i valori dell’aristocrazia, la virtù e il coraggio, il senso dell’onore, la difesa dei più deboli e delle donzelle in pericolo – oltre che della Cristianità tutta contro i Saraceni: la follia di Orlando, invaghito di Angelica come il cugino e rivale Rinaldo, che esplode alla vista dei segni inequivocabili dell’amore tra costei e Medoro, rappresenta uno dei fils rouges del poema, il cui titolo allude appunto alla sua temporanea perdita della ragione.
Un obnubilamento della mente, per la certezza di non poter più aspirare alla mano della fanciulla, che sembra anticipare azioni e comportamenti non meno insensati e distruttivi nell’incapacità di affrontare un rifiuto o la fine di una relazione nel tempo presente: lo smarrimento del nobile guerriero sconfitto in amore è una condizione paradossale che mette a nudo, a dispetto della sua nobiltà e grandezza d’animo, la sua vulnerabilità su un campo ben diverso da quello di battaglia, dove contano soltanto le ragioni, o i capricci del cuore.
La modernità del poema (oltre che nelle figure di altre eroine guerriere come Bradamante) sta anche nella scelta di Angelica che pur contesa tra tanti illustri paladini, ammaliati dalla sua straordinaria bellezza, convola a nozze con il giovane Medoro, un fante dell’esercito saraceno, che ha trovato esanime e quasi in fin di vita, dopo averlo salvato e curato dalle gravi ferite: il loro idillio che supera le differenze di estrazione, colore di pelle e religione sembra anticipare questioni estremamente attuali così come la guerra tra cristiani e musulmani ci riporta all’attuale scenario politico e al conflitto tra Oriente e Occidente.
Al di là delle molteplici somiglianze e coincidenze tra la complessa situazione geopolitica prima dell’Anno Mille e il mondo contemporaneo, con un riaffermarsi dei fondamentalismi e di un nuovo Jihad – la “guerra santa” – che offrono interessanti spunti di riflessione sulla lotta contro gli “infedeli” ai fini della conquista di territori e del rafforzamento del potere, nell’“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto emerge un accurato ritratto dei personaggi, con una particolare attenzione alla psicologia e alla definizione dei caratteri, che ne determinano azioni e reazioni, tra amore e odio, gelosia e sete di vendetta. Focus sul meccanismo delle passioni e sui turbamenti del cuore, più ancora che sulle epiche imprese di paladini e saraceni, tra spettacolari duelli e sanguinose battaglie nell’ambito del tentativo di Carlo Magno di arrestare l’espansione islamica, oltre che di proporsi come difensore del Cristianesimo: lo spirito guerriero, pur così fortemente presente e determinante nel destino dei singoli cavalieri, lascia ampio spazio alle intricate vicende sentimentali, così che spesso sulla dimensione eroica prevale il filone del romance.
Tullio Solenghi sfoglia le pagine del poema per restituire, con la “complicità” di un raffinato studioso e abile divulgatore come Corrado Bologna, tutta la malia di un capolavoro, tra le opere fondamentali della storia della letteratura italiana e europea: Ludovico Ariosto (re)inventa il genere epico, trasportando il ricco patrimonio dei poemi cavallereschi nella civiltà moderna, componendo un grandioso affresco in cui assume particolare risalto la scelta della lingua, un italiano di forte impronta toscaneggiante ma che segna anche la fine di un’epoca, con il presagio del prossimo tramonto delle corti, pur nel pieno trionfo delle arti e delle lettere nel Rinascimento.
INFO & PREZZI
OLBIA / ANFITEATRO MARIO CEROLI – PORTO ROTONDO
biglietti:
posto unico 15,00 euro
per informazioni: 0789.28773 – 329.8408584 – www.cedacsardegna.it
MACOMER / PADIGLIONE TAMULI – EX CASERME MURA
biglietti:
intero 16,00 euro – ridotto 14,00 euro – ridotto studenti 5,00 euro
per informazioni: cell. 371.5961368 – www.cedacsardegna.it
SAN GAVINO MONREALE / ANFITEATRO COMUNALE
abbonamento per cinque spettacoli: 75 euro
biglietti: intero 20 euro – ridotto 18 euro
prevendite online: www.vivaticket.it