Viaggio tra le molteplici sfaccettature dell’animo femminile, tra le sottili variazioni dell’umore e i cambiamenti fisici legati al ciclo mestruale, le piccole e grandi tragedie del quotidiano e i delicati equilibri della vita di coppia e della sfera degli affetti, tra tenerezza e responsabilità, tra serenità e inquietudine, tra immancabili preoccupazioni e preziosi istanti di felicità. Sullo sfondo un paesaggio urbano che sembra mutare a seconda dei pensieri e delle emozioni della protagonista, come il suo modo di affrontare le difficoltà e gli imprevisti, i ritmi giornalieri apparentemente sempre uguali eppure suscettibili di infinite mutazioni, specialmente per un’abile e ambiziosa venditrice di automobili, che deve provare ad anticipare se non “indirizzare” i gusti dei clienti, in un ambito governato dalle regole del mercato, tra l’uscita di nuovi modelli, e l'”oggetto del desiderio” corrisponde a differenti esigenze, dalla praticità all’affermazione di uno status.
La vis comica e il talento istrionico di Geppi Cucciari per un’intensa prova d’attrice, tra toni umoristici e grotteschi e altri più intimistici e drammatici, che corrispondono alla personalità complessa di una donna emancipata, consapevole e attenta alla realtà che la circonda, in una sorta di diario che si snoda per quattro martedì, la cronaca di quattro giornate “emblematiche” delle diverse fasi del ciclo, tra momenti di stanchezza e vere e proprie esplosioni di energia, da cui emerge la consapevolezza della propria fragilità ma anche della propria forza, delle proprie capacità professionali.
La protagonista si mette a nudo, concedendosi idealmente uno spazio di riflessione sui dilemmi e i dubbi personali, sulle questioni cruciali dell’esistenza e perfino sugli aspetti (apparentemente) più frivoli e superficiali, ponendo l’accendo attraverso la scrittura evocativa e sapiente di Mattia Torre, su un tema quasi tabù come le mestruazioni (che al di là di proposte di legge e eventuali dibattiti in parlamento su costi e imposte) resta spesso ai margini, parte dell’insondabile mistero femminile per molti uomini (e troppo spesso anche per le dirette interessate).