Per quale motivo le professioni educative sono svolte principalmente dalle donne?
Tra i fattori sociali e culturali che disincentivano gli uomini a occupare cariche educative ricade un quadro socio culturale carico di stereotipi che denigra gli uomini che scelgono le professioni di cura.
La società ci porta a pensare che la crescita culturale dei bambini sia un compito principalmente femminile. Già all’interno della sfera familiare la figura della donna è quella che generalmente si occupa della cura della prole.
Un altro fattore che determina la femminilizzazione delle professioni educative, oltre alle scarse possibilità di progredire nella carriera, è il basso salario che i lavori di cura offrono. Le buste paga di un insegnante sono insufficienti per le esigenze di un capofamiglia, tradizionalmente uomo.
Per “mettere alla prova dei fatti”
Per approfondire queste riflessioni teoriche, ho personalmente condotto uno studio ricognitivo sull’identità sessuale e di genere.
Nel questionario ho chiesto ai partecipanti di leggere alcune affermazioni. I partecipanti hanno poi espresso un determinato grado di approvazione o disapprovazione delle affermazioni da me proposte.
I protagonisti della mia indagine sociale sono soggetti di età compresa tra i 16 e gli 80 anni localizzati nel Sud Sardegna.
L’enunciato “è meglio che la professione di insegnate dell’infanzia sia svolta dalle donne piuttosto che dagli uomini” ha ricevuto dissenso dalla maggioranza dei partecipanti all’indagine.
Nonostante ciò, i dati Istat rivelano che la professione di insegnante dell’infanzia sia svolta principalmente da persone di sesso femminile.
Secondo il rapporto “Gender imbalances in the teaching profession”, nel 2014 in Italia le donne rappresentavano l’83% del corpo docente. Confrontando i dati del rapporto con quelli del questionario da me proposto, possiamo notare una notevole dissonanza. Davanti a questi dati, viene spontaneo interrogarsi sulle motivazioni di tale fenomeno. Per quale motivo le professioni educative – specialmente dell’infanzia – sono ricoperte principalmente da persone di sesso femminile nonostante secondo l’opinione comune è giusto che sia maschi che femmine svolgano questa professione?
L’assenza delle figure maschili dalle istituzioni educative è un fenomeno poco nominato in quanto questo tipo di professioni vengono naturalmente considerate di tipo femminile.
Si potrebbe ipotizzare che tra i motivi che spingono un uomo a non intraprendere la professione di insegnante dell’infanzia, vi sia il fatto che la loro educazione non comprende la cura dei figli. Come già detto precedentemente, l’educazione infantile dei bambini maschi è differente rispetto a quella delle femmine.
Il genere passa attraverso i giocattoli
Possiamo constatare il fatto che alle bambine, già da piccole, viene insegnato il mestiere di cura nel momento in cui iniziano a giocare con i bambolotti.
Il bambolotto è infatti pensato come un gioco realizzato per essere utilizzato unicamente dalle bambine. Il bambolotto può essere curato, nutrito e coccolato. Le apprendiste madri svolgono con piacere e leggerezza i compiti di cura. Inoltre le protagoniste degli spot pubblicitari di questi giocattoli sono sempre bambine di sesso femminile. Nello spot pubblicitario della “Bambola Amore Mio” in onda nel 2019 su Boing il target a cui esso è rivolto è palesemente femminile. Ciò è dimostrato dalle frasi pronunciate dalla voce fuori campo come “la mamma è qui” oppure “mie care piccole amiche”.
Ciò che lo spot pubblicitario vuole comunicare, è che il ruolo di prendersi cura dei bambini spetta alle donne. Già durante i primi momenti della fase edipica i bambini maschi risultano esclusi da questa dinamica. Per quale motivo un bambino dovrebbe voler giocare con un bambolotto che lo chiama “mamma”?
Il tentativo di rappresentare con una tale leggerezza il ruolo materno al punto di renderlo un gioco, ci fa capire come questi giocattoli vengano strumentalizzati. Le bambine sono addestrate in modo che possano ricoprire questo ruolo volentieri, sviluppando desiderio ed ambizione nello svolgere le vesti di madre.
Essendo comune che i bambini si sentano stimolati all’imitazione delle figure di riferimento, quest’ottica dell’imitazione potrebbe essere uno tra i motivi che portano una futura donna ad intraprendere questa carriera, mentre al contrario risulta poco desiderabile per un uomo.
Spot pubblicitario bambola amore mio: https://www.youtube.com/watch?v=AS2UiGma3VE
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