Centro Studi Agricoli: ad Ozieri partecipata riunione per parlare di agricoltura e allevamento
Centro Studi Agricoli, Tore Piana: è un momento difficile per il mondo agricolo, ma ci sono molte opportunità anche di aiuti.
E’ indispensabile, comunque, offrire numerosi incentivi per i giovani. Il Centro Studi Agricoli annuncia l’avvio in Sardegna di una serie d’incontri informativi, oltre alla nascita di uno sportello informativo gratuito aperto a tutti. Ad Ozieri annunciata l’apertura di una sede del centro studi agricoli nelle prossime settimane. La spesa sul Psr Sardegna per le misura a investimento 4.1 ferma al 39,78 %: un’assurdità’.Molto partecipata, la riunione organizzata dal Centro Studi Agricoli ad Ozieri, per parlare di agricoltura e allevamento, ma soprattutto informare delle opportunità che oggi i Finanziamenti Europei, Nazionali e Regionali mettono a disposizione del comparto agricolo.
“Certo, questo non è un bel momento per il mondo agricolo, afferma Tore Piana, durante l’introduzione dei lavori, ma proprio perché è un momento difficile, c’è bisogno d’informazioni per dare la possibilità agli agricoltori e allevatori di come cogliere le opportunità che dall’Europa e in campo nazionale e regionale sono messe a disposizione”.
“Da Ozieri, continua, il Presidente del Centro Studi Agricoli, parte un ciclo di riunioni informative in giro per la Sardegna, sulle opportunità che oggi vi sono per il settore agricolo e dell’allevamento”.
“Noi come CSA, che al nostro interno abbiamo esperti nelle varie materie agricole, offriamo gratuitamente, le informazioni”. A Sassari, apriremo nei prossimi giorni uno sportello di informazioni gratuito in Via Chironi 9 e, inoltre, nella nostra pagina facebook di Centro Studi Agricoli faremo una serie di incontri on line per illustrare le opportunità che vi sono.
“Ad Ozieri apriremo invece una sede per creare uno sportello più vicino al territorio”. “Abbiamo scelto Ozieri perché lo riteniamo un territorio ad alta vocazione agricola e che ha potenziali inespressi”. Durante la riunione sono stati illustrati gli imminenti bandi che nelle prossime settimane verranno emanati dalla Regione, in particolare la misura 6.1 dedicata ai giovani sino a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura e che potranno avere 35.000 euro a fondo perduto e che grazie ad una disposizione sulla finanziaria nazionale, potranno usufruire di uno sgravio dei contributi INPS per 24 mesi.
Della misura usufruiranno in Sardegna circa 800 giovani aziende agricole. Mentre l’altra misura del PSR Sardegna che verrà pubblicata, riguarderà la 4.1 del PSR Sardegna che verrà aperta il 2 Maggio e c’è tempo sino al 31 maggio 2022 per presentare domande. Si tratta di una misura che comprende investimenti nelle aziende agricole e aiuti per l’acquisto di macchine e di attrezzi agricoli.
La misura ha una dotazione di 12 milioni, che come CSA riteniamo assolutamente insufficiente. Secondo calcoli del Centro Studi Agricoli, sono circa 6.000 le aziende agricole interessate e la misura potrebbe garantire solamente non più di 70/90 aziende. Se si considera che per poter presentare la domanda servono circa 3 mila euro per un progetto, si rischia di ingenerare false aspettative e far spendere soldi agli agricoltori, che già sono in crisi.
Pertanto, e’ stato spiegato che il CSA ritiene lo stanziamento della misura inadeguato e fa appello all’Assessore regionale all’agricoltura e al Presidente della Regione, per aumentare la dotazione ad almeno 50 milioni di euro. Si è parlato degli indennizzi sulla lingua blu, dove sono stati stanziati fondi per 7 milioni, ritenuti anch’essi insufficienti. Possono andare bene per l’indennizzo di 150 euro a capo ovino morto, che assorbe una spesa di poco più di 6,2 milioni (circa 41 mila capi morti), mentre INADEGUATO appare l’indennizzo di 3 euro a capo per il mancato reddito dei capi ovini colpiti dal Virus e non deceduti.
Mesi fa era necessaria una dotazione di 12 milioni: perché oggi sono stati stanziati solo 7 milioni, chiede Tore Piana alla Regione. Anche su questa misura chiediamo, in sede di finanziaria regionale, un adeguamento per arrivare a 12 Milioni. Si è parlato dei futuri scenari della PAC che entrerà in vigore dal 2023 e sulla proiezione dei nuovi valori sui titoli e sulle disposizioni degli eco schemi che a oggi hanno visto l’esclusione del comparto ovino. Faremo il possibile affinché anche il comparto ovicaprino venga inserito.
Si è parlato anche del Consorzio di Bonifica Nord Sardegna, dove l’Avv. Nonnis ha illustrato come siano inadeguati a da rivedere i criteri impositivi del Consorzio di Bonifica posti all’interno del piano di classifica. Va riscritto si è detto, forti anche di una relazione tecnica redatta da tecnici del Dipartimento di Agraria di Sassari. “In questi giorni stanno arrivando decreti ingiuntivi agli agricoltori, e come avvocato incaricato da numerosi consorziati, sto predisponendo gli atti per opporci”.
La partita appare molto complessa”. Paolo Ninniri, dal suo canto, ha illustrato l’importanza dello strumento dei Distretti, sia di quelli rurali, sia di quelli agroalimentari e olivicolo, come quello della pesca, che offrono importanti opportunità agli imprenditori agricoli. Marco Satta, invece, ha incentrato il suo intervento sui nuovi scenari della PAC 2023.
Interessante anche l’intervento dell’ Ozierese Luca Sechi, che recentemente è stato nominato referente per Ozieri del Centro Studi Agricoli, che entro breve, nel mese di Marzo, aprirà un ufficio di consulenza, dove tutti gli interessati potranno rivolgersi e dove, nel primo periodo, è garantita la presenza del Presidente del CSA Tore Piana. Numerosi gli interventi susseguitesi nel dibattito, e in particolare Paolo Manconi, Peppe Pericu e altri.