Ieri a Iglesias, i carabinieri della locale Stazione hanno eseguito a carico di un 46enne residente a Capoterra, ma di fatto domiciliato a Iglesias presso la comunità terapeutica “Casa Emmaus”, sita in regione San Lorenzo SNC, disoccupato con precedenti denunce a carico, un ordine di carcerazione trasmesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. L’uomo è stato prelevato presso la comunità in cui risiede, condotto in caserma dove gli è stato notificato il provvedimento e quindi tradotto presso il carcere di Uta dove dovrà scontare la pena residua di anni 7, mesi 5 e giorni 11 di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali e omicidio preterintenzionale, commessi in Capoterra il 13 febbraio 2018. Quel giorno i carabinieri del Radiomobile di Via Nuoro, allertati dalla centrale operativa di Cagliari, erano giunti in Via Sebastiano Satta a Capoterra, dove avevano rinvenuto il corpo del pensionato Crisponi Vincenzo (1961), riverso a terra in posizione supina e in evidente stato di difficoltà respiratoria. Questi, poco prima, era stato aggredito per futili motivi e violentemente malmenato dall’odierno arrestato alla presenza di un altro uomo. I due si erano allontanati facendo perdere le proprie tracce immediatamente dopo l’aggressione, ma erano stati presto rintracciati dai militari operanti: l’autore del pestaggio nelle adiacenze della stessa via Satta ove, alla vista dei militari, aveva tentato di disfarsi di un taglierino e di un coltello che portava addosso, che aveva gettato all’interno di un cassonetto dei rifiuti posto nelle immediate vicinanze, mentre il testimone era stato poi localizzato e fermato nei pressi del proprio domicilio. Il personale medico intervenuto, dopo vari tentativi di rianimazione della vittima, non riusciti per sopraggiunte complicazioni e successivo arresto cardiocircolatorio, ne aveva dovuto constatare il decesso. I rilievi sul luogo del delitto erano stati eseguiti da personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale cc di Cagliari.
Articolo precedenteLa storia di Emanuele Memè, il medico che vuole tornare in corsia a 81 anni “per dare una mano”
Articolo successivo Muravera, sanzionato il titolare di un bar perché privo di green pass