Legambiente e gli Ecovolontari di Sassari presentano il secondo divertente capitolo dell’iniziativa di sensibilizzazione ambientale da loro promossa; “Maschere – notizie di abissale follia”, con Daniele Monachella e Carlo Valle. Una sfida formato media education.
La seconda clip della coinvolgente e sostenibile trilogia in formato video immaginata e realizzata da Legambiente Sassari e Ecovolontari di Sassari FUORI stasera alle ore 19 sui profili Facebook ufficiali di Legambiente e Ecovolontari.Dopo il successo legato all’uscita del primo video clip “Aliga Show” prosegue quindi l’iniziativa formato media education che è frutto fondersi di impegno e sensibilità lanciati alla scoperta di temi talmente grandi e diffusi da essere troppo spesso ignorati: i tre video toccano infatti nervi scoperti (nello specifico il littering da mascherine), in una narrazione affidata all’estro e all’ironia di Daniele Monachella e Carlo Valle. Ironia e leggerezza al servizio della riflessione consapevole.
Quel che salta fuori da questo ribollente brain storming in salsa total green è un prodotto altamente professionale, dotato della leggerezza necessaria per radicarsi fra meningi e tablet, smartphone e quotidiano vivere dei grandi e soprattutto dei più giovani protagonisti del prossimo futuro.
Il concept di questo episodio
Stavolta tocca al littering; abbandono/gettito indiscriminato delle mascherine protettive. Il fenomeno dell’abbandono di mascherine usa e getta nell’ambiente circostante ha un impatto ben più grave di quello legato “solo” al concetto di incuria.
L’Ispra ha stimato che, fra la leggerissima mascherina chirurgica da 3 gr – la più spessa è da 5 gr -, quella più complessa da 30 gr e i guanti chirurgici, la quantità di rifiuti di spazzatura da smaltire con il fuoco purificatore per tutto il 2020 è calcolabile tra le 160mila e le 440mila tonnellate.
Viste caratteristiche di leggerezza e rapidità di deterioramento, le mascherine finiscono infatti molto facilmente in mare. Ciò accade attraverso il reticolo idrografico o a seguito della spinta del vento.
Ciò causa un incremento della diffusione di micro plastiche e diventa una minaccia per tutte le specie marine e non, protette e non. Sono situazioni che si ripetono sempre più spesso.
Se solo l’1% delle mascherine utilizzate in un mese venisse smaltito in maniera non corretta, si avrebbero 10 milioni di mascherine al mese disperse nell’ambiente.