Questo sabato 13 novembre è la Giornata Internazionale della Gentilezza, e Unobravo la festeggia concentrandosi sul perché aiutare gli altri offre innumerevoli benefici anche a noi stessi.
Sabato è un giorno per riaffermare le buone azioni nelle persone e nelle comunità di tutto il mondo, essendo la gentilezza un elemento essenziale della condizione umana che unisce attraverso le divisioni di razza, religione, politica e genere.
Con l’avvicinarsi delle feste natalizie arriva il momento più gentile di tutti: diamo voce al nostro bambino interiore e siamo predisposti a essere più gentili con gli altri, li pensiamo più facilmente, e diamo loro più spazio e attenzione.
La gentilezza è definita come una naturale inclinazione o tendenza degli esseri umani a fare del bene, sempre pronti ad aiutare chi ne ha bisogno in modo generoso.
Il termine bontà deriva da “bonus” che significa “buono” e dal suffisso -tat che equivale a “qualità”.
Quando le persone parlano di gentilezza, spesso citano l’essere generosi e l’aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Parlano di empatia, compassione, cura. L’essere gentili incoraggia in noi una comprensione profonda e accurata di cosa una persona sta vivendo e del modo per essere di aiuto.
E cosa dicono le neuroscienze sui benefici dell’essere gentili?
Le ricerche evidenziano che può aumentare le emozioni positive, la connessione sociale e i comportamenti pro-sociali; ridurre i sentimenti negativi e i pregiudizi sociali e rallentare l’invecchiamento biologico.
È stato dimostrato che atti casuali di gentilezza favoriscono il rilascio di dopamina, un messaggero chimico del cervello che può darci una sensazione di euforia. Alcuni studiosi supervisionati da un team dell’Università di Harvard in una ricerca riguardante la carità,
hanno notato che chi aveva offerto contributi di tempo o denaro aveva anche “il 42% in più di probabilità di essere felice” rispetto a quelli che non erano stati gentili e generosi.
Gli psicologi hanno identificato in coloro che sono impegnati in attività caritatevoli un tipico stato di euforia. Si definisce helper’s high e si basa sulla teoria che il dare produce endorfine. Oltre a incrementare l’ossitocina e la dopamina, essere gentili può anche aumentare la serotonina, un neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore.
Sii gentile anche con te stesso.
Oltre a essere gentili con gli altri, imparare un atteggiamento di compassione verso se stessi può essere importante per coltivare il proprio benessere.
Ecco alcune nostre idee per festeggiare la giornata della gentilezza:
- sii meno critico nei tuoi confronti;
- fai qualcosa che ti piace;
- dai priorità al tempo per te, in modo da poterti rilassare e riflettere su come ti senti e come è stata la tua giornata;
- concediti dei piccoli piaceri;
- fai una passeggiata in natura, disattiva i tuoi canali social media per una giornata;