L’incontro “Sas meas orminas selenas – Le mie orme silenziose” con il fotografo sassarese Antonio Mannu
chiude la seconda edizione del festival “Asincronie”
Durante l’incontro intitolato “Sas meas orminas selenas – Le mie orme silenziose” il fotografo sassarese ripercorrerà le tappe della sua carriera iniziata alla fine degli anni Ottanta. Tra il 1998 e il 2007 Mannu ha sviluppato un’osservazione bianco nero del più importante evento socio culturale dell’induismo la Kumbh Mela. In bianco e nero sono gli sguardi sulla Mattanza, documentazione sulla pesca del tonno tradizionale in Sardegna, un’attività che ormai non avviene più. Tra il 2002 e il 2003 è stato più volte in Iraq dove ha realizzato un lavoro sulla città di Bagdad.
Sul territorio comunale di Sassari e in altre porzioni del territorio a nord ovest dell’isola ha sviluppato un lavoro fotografico con registro colore e post produzione digitale dal titolo Uno sguardo dal basso – i luoghi visti dall’altezza di un bambino. Altri due lavori rilevanti da un punto di vista della ricerca tematica sono i Sardi nel Mondo, ricerca sulla migrazione sarda contemporanea, e i primi mesi dell’emergenza Covid a Sassari, un momento in cui la fotografia ha rivelato l’importanza di un linguaggio utile a restituire un senso a quel periodo di tempo sospeso.