L’arte della costruzione dell’ancestrale strumento, vivo come non mai, tra storia, poesia e libri dedicati. I suoni delle launeddas saranno comparati, seguendo un processo sperimentale iniziato recentemente, con il sax di Francesco Pes, medico, musicista e poeta
Domenica prossima, 22 agosto, alle 19:00, ad Alghero, presso il giardino del Museo del Corallo, si parlerà di launeddas, della loro musica, della costruzione dello strumento, di poesie e di libri dedicati. Con la partecipazione di Alessandra Scala, Dante Tangianu e Francesco Pes si tratteranno diversi temi. Non mancherà il riferimento a uno studio comparato delle launeddas e del sassofono, attraverso una rappresentazione di armonie musicali foriere di ulteriori processi di ricerca e sperimentazione. Parteciperà all’evento il giornalista e suonatore del millenario strumento Roberto Tangianu.
Le launeddas sono tre ancestrali quanto complessi segmenti di canna comune (l’antico arundo donax) che fanno proprio, esprimono e riassumono lo spirito del popolo sardo attraverso una voce inconfondibile che da almeno tremila anni, dalla civiltà nuragica, è la colonna sonora dei momenti di festa, tra il divino e il profano, delle nostre comunità isolane.
L’ingresso, su prenotazione, è gratuito.