La finale degli Europei 2020 Italia-Inghilterra non inizia nel migliore dei modi per la nostra Nazionale. Mancini conferma la formazione che aveva battuto la Spagna in semifinale, mentre Southgate schiera una difesa a tre che si rivela essere la mossa giusta, dal momento che dopo essere passati solo un minuto e 55 secondi di gioco, Shaw si inserisce a sinistra e riesce, completamente ignorato dalla difesa azzurra, a concludere l’azione in rete. Il boato dei quasi 60.000 tifosi inglesi presenti a Wembley risuona nello stadio e per gli azzurri è un’ulteriore batosta dopo il goal appena subìto sentire anche i numerosi fischi che accompagnano la partita ogni volta che i giocatori italiani prendono palla. L’Italia pian piano si riprende ma non riesce a concludere le azioni in porta, fa fatica ad entrare nella metà campo avversaria; i giocatori inglesi invece sono molto veloci, riescono a prendere palla con molta facilità, sono molto bravi nelle ripartenze ma soprattutto sono molto aggressivi in campo, supportati dai loro tifosi. Finalmente abbiamo un sussulto dell’Italia con Chiesa che conclude l’azione a pochi centimetri dal palo.
Nel secondo tempo Mancini inizia ad effettuare i primi cambi, dunque fuori Barella e Immobile per Cristante e Berardi. Così l’Italia sembra prendere campo, inizia ad avere più spazi e possesso palla ma soprattutto occasioni da goal con Chiesa e Insigne. L’Inghilterra sembra non fare più paura come prima e infatti, al minuto 67’, dopo un angolo dalla destra, Chiellini viene spinto giù, Verratti colpisce di testa la palla che però non ne vuole sapere di entrare e colpisce il palo ma alla fine ecco arrivare Bonucci che finalmente riesce ad andare a segno. Cambia tutto, l’Italia è rinsavita e le cose si ribaltano, ora è l’Italia a far paura agli inglesi. Mancini toglie poi Chiesa, uno dei migliori in campo, che si infortuna alla caviglia, e inserisce Bernardeschi. L’Italia continua ad avere possesso palla ma non riesce a concludere, l’Inghilterra ha paura di sbagliare e così si va ai tempi supplementari.
Durante il primo tempo supplementare Mancini inserisce Belotti al posto di Insigne e Locatelli al posto di Verratti. Arriva una buona azione di Emerson che mette il pallone al centro ma non c’è nessuno che ci arriva. Nel secondo tempo supplementare Bernardeschi su punizione quasi sfiora il goal. Entra poi Florenzi, che si era infortunato durante la prima partita degli Europei, al posto di Emerson. Southgate inserisce invece i rigoristi Rashford e Sancho, ma nulla cambia e si continua a mantenere una situazione di stallo fino alla fine anche del secondo tempo supplementare.
Iniziano così i rigori e l’Italia deve tirarli proprio nella porta con dietro i tifosi inglesi. L’Italia sbaglia il rigore con Belotti, si mette dunque male anche all’inizio dei rigori, ma poi è Rashford a colpire il palo. Donnarumma ci mette poi tutta la sua abilità e riesce a parare il rigore a Sancho. Tocca poi a Jorginho che però sbaglia e non ci regala un rigore come quello calciato nella semifinale contro la Spagna. Ecco poi l’ultimo rigore, quello del calciatore inglese Saka, che viene parato magistralmente dall’eroico Donnarumma, che consegna così all’Italia la vittoria agli Europei 2020 e viene anche premiato come miglior giocatore dell’Europeo.
A Wembley esplode la festa, ora si che si sentono i tifosi italiani mentre gli inglesi sono ammutoliti, in lacrime. Per gli Azzurri sono invece lacrime di gioia, quelle dei giocatori, dei tifosi, ma soprattutto quelle di Mancini e quell’abbraccio con Vialli, ricco di tanti significati, che rimarrà nella memoria di tutti. Mancini è riuscito a creare un gruppo unito, fortissimo, ma soprattutto di cuore, che ha mostrato il miglior calcio in questo Europeo che è riuscito a vincere non solo per la sua abilità in campo ma anche per il grande cuore dimostrato. L’Italia in questo Europeo possiamo dire che ha rappresentato la vera definizione di “squadra”, sotto tutti i punti di vista. Non ha prevalso infatti un singolo giocatore ma tutti sono riusciti a fare il loro meglio, contribuendo così a portare l’Italia sul tetto d’Europa dopo ben 53 anni di attesa.
12/07/2021
Francesca Orrù