La scuola sarda ha dimostrato, ancora una volta, di avere allievi eccellenti e di saperli valorizzare consentendo a un diciottenne come tanti dei nostri ragazzi, l’opportunità di proseguire con studi di elevata qualità e la possibilità di dimostrare l’importanza della cultura del confronto con le altre realtà scolastiche.
Si sa, per valorizzare gli studenti eccellenti e non solo, determinate è il ruolo dei professori, punto cruciale e focale del passaggio di saperi e figure fondamentali per la preparazione degli adulti di domani.
Il Professor Andrea Congiu che insegna Diritto ed Economia, forte della sua dedizione al compito educativo e dell’innata capacità di coinvolgere l’emotività degli studenti, indispensabile per la giusta apertura mentale, ha saputo andare oltre il solo compito di “istruire” i suoi alunni. E’ riuscito ad individuare l’attitudine per gli studi economici evidenziata da Marco e lo ha preparato al concorso infondendogli la giusta determinazione al fine di raggiungere l’obiettivo desiderato.
Sardegna Reporter ha il piacere di intervistare il Professor Congiu per sapere un po’di più sulla competizione definita dal MIUR “Concorso di Eccellenza“.
Buongiorno Prof. grazie di essere qui con noi.
È sempre un piacere parlare di buona scuola e di studenti motivati
Può dirci come si è svolto il concorso? Quali i temi trattati?
Da ormai nove anni si svolge il festival dell’economia di Trento. Io l’ho sempre seguito da cultore della materia, Partecipano sempre illustri esperti di economia, provenienti sia dal mondo accademico che dal campo istituzionale. Quest’anno il tema di fondo verteva sul ritorno dello Stato nell’Economia nella fase di crisi pandemica e sui suoi riflessi per le imprese, per le istituzioni e per la collettività in generale. Vi è una sorta di commissione che detta le linee organizzative del concorso. Viene messo a disposizione dei concorrenti un corposo materiale di studio inerente al tema di riferimento. Gli studenti vengono inoltre chiamati ad assistere ad una serie di webinar tenuti da esperti della materia economica. La preparazione era finalizzata al superamento della prova che si è tenuta a distanza, in un’aula informatica della nostra scuola, alla fine di aprile con una durata di tre ore complessive. Nella prima parte gli studenti dovevano rispondere a quaranta domande con risposta chiusa; nella seconda fase della prova, occorreva svolgere un tema con le proprie opinioni sul titolo del concorso
650 studenti provenienti da tutta Italia hanno partecipato al Festival dell’Economia di Trento, quali saranno le opportunità per i giovani vincitori?
Gli studenti erano addirittura 700, provenienti da 115 scuole superiori italiane. La Sardegna era rappresentata da due scuole, la nostra e un istituto di Sassari. Si tratta di un’importante prova di orientamento per gli studi economici. Marco si iscriverà in economia alla Bocconi e questo concorso gli ha dato conferma delle sue eccellenti attitudini.
Quali sono le caratteristiche di Marco che potrebbero aver fatto la differenza e le hanno permesso di riconoscere il suo talento?
Sicuramente la sua attenzione e la sua partecipazione attiva ed il continuo dialogo che Marco tiene vivo con ciascuno dei suoi docenti. Inoltre, emerge sempre la sua curiosità e il suo desiderio di apprendere e di capire.
Per far emergere gli studenti “eccellenti” è necessario che la scuola riesca a coinvolgere i propri allievi in studi di qualità favorendo anche la preparazione individuale e, soprattutto, incoraggiando il confronto con altre realtà nazionali ed internazionali. Secondo lei le scuole sarde sapranno essere un esempio concreto in questo senso? Potranno ambire all’innalzamento dei risultati scolastici raggiunti dagli studenti?
Anche nelle scuole sarde vi sono studentesse e studenti con enormi potenzialità. Il segreto è quello di non trascurarle, ma di apprezzarle e valorizzarle con il giusto entusiasmo anche da parte degli insegnanti che a loro volta possono migliorare il loro lavoro grazie al confronto con i loro allievi. La scuola sarda deve continuare a partecipare a manifestazioni e a concorsi nazionali che serviranno da stimolo per un’offerta formativa sempre più ricca.
Noi tutti studiamo volentieri le materie dei professori che hanno la capacità di appassionarci alla cultura, di trasmetterci autorevolezza, capaci di far leva sulla nostra sfera emozionale, qual è il punto di forza del suo insegnamento?
Cerco di coinvolgere i miei studenti presentando loro problematiche reali nel tentativo di incuriosirli nella ricerca di soluzioni concrete.
Grazie per le sue risposte e per il tempo che ha voluto dedicarci. Un grosso in bocca al lupo a tutti i suoi giovani studenti!
Sabrina Cau