Il punto di Roberto Napoletano. Il Paese si sta prosciugando
L’inverno demografico italiano e le parole del Papa e di Draghi
Il dopoguerra nasce nella guerra e dalla voglia di riscatto degli italiani. Quegli italiani fecero ripartire il Paese e lo fecero creando nuovo lavoro e facendo figli. Che erano i lavoratori del nuovo lavoro di una economia che cresce e di una società che ha fiducia in sé stessa. Che è proprio quello che si propone di fare al passo con i tempi nuovi il governo Draghi.
Che è quello che chiede il Papa. Che è quello che dovrebbe vedere impegnata la coscienza comune di un popolo consapevole che vuole cambiare. Loro sono presenti davanti alla complessità e alla drammaticità dei fatti mentre partiti e talk si frammentano su singoli argomenti senza una visione di insieme. Tutti parlano d’altro
di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia
Un’Italia senza figli è un’Italia che non ha un posto nel futuro. I numeri sono molto chiari. Nel 2020 siamo al minimo storico delle nascite (404 mila) dall’unità di Italia a oggi con il 30% in meno rispetto a dieci anni fa e con la metà degli italiani che ha almeno 47 anni e, cioè, con l’età mediana più alta d’Europa. La crisi italiana si può raccontare con questo dato meglio che con mille discorsi.
Facciamo i conti con un trend storico e con una caduta supplementare che è effetto Covid da costrizione. Non andava così nel Dopoguerra e negli anni Sessanta del miracolo economico italiano. Non è andata così inizialmente con l’effetto euro e l’apertura dei mercati. Poi, subito dopo la breve parentesi, è iniziata la caduta che è diventata frana in quest’ultimo periodo.