Patricia Rizzo, 48enne, sposata con un figlio, era originaria della provincia di Enna. Lavorava all’Ercea, Agenzia Esecutiva del Consiglio Europeo della Ricerca. Patricia morì dunque nell’esplosione della stazione metropolitana di Maelbeek.
Qualche tempo dopo il padre di Patricia, Gaetano Rizzo fece una dichiarazione molto toccante alla stampa.
In ricordo dell’attentato di Bruxelles il CNDDU vuole quindi condividere ed estendere a tutte le vittime del terrorismo e delle mafie quella dichiarazione.«Non c’è denaro, non ci sono mille medici e mille psicologi che possono ridarci indietro nostra figlia».
Gli attentati di matrice estremistica (ISIS) si inquadravano pertanto nella strategia del terrore che ha contraddistinto e contraddistingue una situazione geopolitica internazionale critica.
“Oggi si parla e si scrive poco di terrorismo integralista. Purtroppo tale piaga continua ad esistere. Soprattutto se non verranno modificate le tendenze politiche che hanno condotto al suo insorgere. La pandemia ha per forza di cose oscurato e isolato il fenomeno terroristico. Del resto le grandi manifestazioni pubbliche e il turismo internazionale sono ormai ridimensionati. L’epidemia dovrà finire e ci si augura il più velocemente possibile. Pertanto occorre pensare per tempo ed educare le nuove generazioni a forme di dialogo e interazione con persone provenienti da altre realtà, onde riuscire a convivere pacificamente”.
L’hashtag è #oltrelenuvoledelterrore