Ugl Caserta “Sindacato dell’anno 2020”
“Abbiamo trascorso trecentosessantacinque giorni col fiato sospeso, assorbiti dall’emergenza sanitaria e dalle difficoltà economiche che ne sono scaturite e che hanno impattato su un tessuto sociale già indebolito”.
Comincia così il messaggio che il Segretario della Ugl Caserta, Ferdinando Palumbo, ha diramato questa mattina agli organi di stampa e col quale ha tracciato il bilancio dell’attività sindacale del 2020.
“Non possiamo affermare che l’anno che si chiude sia stato lastricato di successi e di vittorie, ma siamo stati presenti e lo abbiamo fatto affrontando le difficoltà che di volta in volta ci trovavamo di fronte. Sia su scala nazionale che a livello locale la nostra organizzazione ha saputo interpretare le esigenze del mondo che cambiava alla luce dell’emergenza coronavirus, facendosi parte attiva nel fornire nuovi strumenti contrattuali a chi ne era sprovvisto, evitando di aderire a scioperi incomprensibili, facendo le pulci alle cervellotiche ordinanze che scaturivano dalle volontà degli amministratori locali e applicando il criterio della gratuità dalle tantissime pratiche che ci venivano sottoposte.
Abbiamo esplorato nuovi mondi, sopperito alla non presenza con la tecnologia e il buonsenso; credo proprio che la Ugl sia da considerare il sindacato dell’anno. I giovani segretari di categoria e i dirigenti della Unione Territoriale si sono dimostrati tutti all’altezza dei ruoli ricoperti”, ha continuato il sindacalista, “è stata una scuola i cui insegnamenti li porteremo dentro e che accresceranno in futuro il bagaglio di esperienze di ognuno di noi.
Nel porgere a tutti il mio più sentito augurio di felice 2021, mi preparo, ci prepariamo ad affrontare un lavoro altrettanto arduo, Caserta e la sua provincia devono invertire la rotta e salutare quel novantacinquesimo posto nella classifica della qualità della vita che fatico ad accettare, è un lavoro” ha concluso Palumbo “che va svolto nel solco della coesione ideale tra tutti gli attori del territorio, rispolverando i fasti della grande industrializzazione e assicurando servizi sociali e sanitari d’eccellenza”.