Il MOS in crisi economica rilancia con test HIV e sierologici Covid-19 gratuiti al Borderline
Dopo mesi di silenzio e di lavoro nell’ombra, a supporto delle persone colpite dalla crisi, non solo LGBT, in questo anno di pandemia, il MOS ha deciso di riprendere con gran parte delle proprie attività, inclusi i servizi gratuiti alla popolazione come il servizio di counseling, lo sportello migranti e il test HIV anonimo e gratuito.
“Usa la TESTa”
“Usa la TESTa” – che, nel frattempo, ha ricevuto il sostegno della Chiesa Valdese e che a gennaio partirà come servizio itinerante per le strade della città – riprenderà mercoledì 16 dicembre, dalle ore 16:00 alle ore 18:00 nella sede dell’associazione in via Rockfeller 16/c a Sassari (trovate info, calendario e prenotazioni qui).
Test sierologici per Covid-19
Come CLaAS, Comitato Lotta all’Aids Sassari, abbiamo pensato a lungo ai rischi connessi al probabile aumento di socialità nel mese di dicembre, tra shopping e festività, e abbiamo quindi deciso di procedere all’effettuazione di TEST sierologici per il COVID-19 gratuiti per le socie e i soci CLAAS e per chi si iscriverà in questi giorni al costo di € 15,00.
I test verranno effettuati a partire da lunedì 14, dalle 15 alle 18, e proseguiranno il 15, 17, 19, 22 e 24 dicembre presso la sede del MOS e si svolgeranno unicamente su prenotazione, per evitare qualsiasi rischio di assembramento (info, calendario e prenotazioni qui).
I seminari
A gennaio partiranno anche i seminari del Gruppo Scuola, per le e i docenti di ogni ordine e grado, nell’ambito del progetto “Bullismo e cyberbullismo omo/transfobico”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, e svolto in collaborazione con il dipartimento di pedagogia, filosofia e sociologia dell’Università di Cagliari e con l’Ordine delle e degli Psicologi sardi.
Il MOS è in grave difficoltà economica
Servizi e progetti che ora sono minacciati dalla crisi economica che la nostra associazione, così come tante altre persone, associazioni e aziende, sta attraversando in questo momento per l’impossibilità di organizzare feste e iniziative di autofinanziamento o semplicemente di tesseramento e per la totale assenza di contributi per il funzionamento dell’associazione stessa. A queste si è aggiunta, negli ultimi mesi, la mannaia della TARI, ben 2100,00 euro, al netto delle riduzioni Covid. Una spesa insostenibile per noi, anche in considerazione della chiusura forzata dei primi mesi e di scelta di coscienza in quelli successivi. La nostra sede si trova infatti in un seminterrato, senza finestre e con areazione forzata, il luogo ideale per la trasmissione del virus. Situazione che ci ha spinto a tenere chiuso fino ad oggi, con riunioni unicamente in videoconferenza.
Abbiamo provato, invano, a trovare una mediazione con la Giunta comunale, poiché non abbiamo materialmente i soldi per il pagamento di una tassa relativa a un servizio che non abbiamo utilizzato in alcun modo ma che, nel passato, abbiamo sempre cercato di pagare benché la considerassimo troppo alta per noi: circa € 2.500 all’anno. I 2.100 euro del 2020 si sommano infatti ai € 5.000 che ancora ci rimangono da pagare dal famoso “conguaglio” TARI del 2014 che ammontava a circa € 20.000.
È per questo che i servizi elencati saranno probabilmente gli ultimi erogati dall’associazione che potrebbe dichiarare fallimento nei prossimi mesi e che, probabilmente, sarà costretta ad abbandonare la sede già da gennaio 2021.
Purtroppo non siamo un’attività commerciale e non abbiamo diritto ad alcun tipo di “ristoro” e, come associazione di volontariato, non abbiamo mai ricevuto alcun sostegno economico per il nostro funzionamento ma solo per alcuni progetti, e ci siamo sempre autofinanziati/e, attività impossibile nell’anno della pandemia.
L’appello alla Giunta comunale
Ma 30 anni di attività sul territorio e il grande contributo che il MOS ha dato nello sviluppo sociale della nostra città e della Sardegna, non possono essere cancellati da qualche migliaio di euro di debito, per questo lanciamo un tesseramento di emergenza, anche online, e facciamo appello alla Giunta comunale perché ci dia un piccolo contributo che ci aiuti a pagare la “loro” tassa:
“Signor Sindaco ci ripensi, non sia il responsabile della fine del percorso sociale, artistico e culturale che il MOS porta avanti dal 1992 nella nostra città”.