maxi evasione fiscale di circa 22 milioni e 700 mila euro, da parte
della società Kroton Games di Di Gennaro Giuseppe & C. sas, operante
nel settore delle scommesse e del noleggio di apparecchi da divertimento
ed intrattenimento (slot machines).
Dal 2017 la società è in amministrazione giudiziaria. Nell’ambito
dell’operazione “Jonny”, infatti, le fiamme gialle crotonesi
avevano scoperto che la locale di ‘ndrangheta di Isola di Capo
Rizzuto, capeggiata dalla cosca Arena, tramite la Centurion Bet Ltd,
società bookmaker maltese che forniva le piattaforme di gioco on-line
alla Kroton Games, aveva acquisito una “posizione dominante” nel
settore del gaming nella città di Crotone e nel suo hinterland,
alterando gli equilibri concorrenziali, precludendo l’accesso ad altri
operatori commerciali e generando enormi profitti per il crimine
organizzato.
I finanzieri del Gruppo di Crotone analizzando la contabilità in nero
rinvenuta tra la documentazione sequestrata e svolgendo ulteriori
indagini finanziarie hanno ricostruito il volume d’affare della Kroton
Games dal 2014 al 2017 totalmente occultato al fisco.
L’operazione si è conclusa con la denuncia alla Procura della
Repubblica di Crotone, di quattro soci della società di gaming (Di
Gennaro Giuseppe cl. ’95, D’Alfonso Emanuela cl. ’74, Romano
Francesco cl. ’82, Scerra Teresa cl. 55, tutti crotonesi) ai quali
sono stati contestati i reati di omessa ed infedele dichiarazione ai
fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto.
Su richiesta del Sostituto Procuratore Ines Bellesi che ha coordinato le
indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Michele
Ciociola, ha disposto il sequestro di beni immobili, mobili e
disponibilità finanziarie per 14 milioni di euro, che le fiamme gialle
crotonesi stanno eseguendo in queste ore.
Le attività descritte confermano la peculiarità del lavoro svolto
dalla Guardia di Finanza, quale corpo di polizia
economico–finanziaria, che garantisce la vigilanza sulle entrate per
le casse erariali, a tutela degli imprenditori e dei cittadini onesti,
rispettosi delle regole. lp/AGIMEG