affinché quest’ultimo possa farsi portavoce presso la commissione europea dell’esigenza di autorizzare l’esportazione delle carni suine al di fuori dell’isola, si riaccende anche la discussione inerente gli usi civici.
La Lega aveva, infatti, proposto di integrare il documento dei colleghi con un’ulteriore impegno ad opera del Presidente, ossia quello di intervenire sulla delicata questione degli usi civici.
Proposta questa, però, non gradita ne condivisa dall’esponente del PD Salvatore Corrias che non ha accettato l’emendamento orale presentato dal capogruppo leghista .
“Dovrei essere stupito dell’atteggiamento del collega, ma a dir la verità non lo sono affatto. L’Onorevole Corrias si è limitato solamente a seguire il solito modus operandi del suo partito…”
commenta Giagoni “Un modo di agire fatto di tante belle parole che sono però solo adornante cornice di una tela bianca!
Con tale ulteriore integrazione il nostro intento era quello di portare all’attenzione del Presidente Solinas, e della Giunta tutta, un problema annoso che deve essere affrontato.
Come il collega dovrebbe ben sapere, la concessione effettiva degli usi civici autorizzata da Argea è riconosciuta fino ad un massimo di 15 anni, questo nonostante la LR 12/1994 all’articolo 17 preveda la concessione fino a un massimo di 30 anni, rinnovabile.
Inoltre la medesima norma prevede all’articolo 16 una riserva di esercizio che sembrerebbe nessun comune abbia ad oggi autorizzato.
Chiedevamo, in sostanza, un intervento mirato a far valere la norma già in vigore ed eventualmente a modificare l’estensione temporale della concessione sino ai 50 anni, al fine di poter garantire agli allevatori di suini una concreta serenità al momento dell’investimento sul terreno che in soli 15 anni non è certamente pensabile.
Nasce a questo punto un quesito: quali sono le motivazioni che hanno spinto l’onorevole a esprimere con tanta solerzia la sua contrarietà ad un emendamento che mirava solo a migliorare le condizioni di un comparto, che a causa dell’emergenza sanitaria in atto e delle restrizioni per l’eradicazione della PSA, è già fortemente in affanno?
Dal primo cittadino di Baunei mi sarei aspettato un contributo costruttivo nella discussione, magari ampliandola con la questione inerente la superficie concessa all’allevatore che varia a seconda degli ordinamenti comunali e spesso non è coerente con le reali esigenze delle aziende, piuttosto che portare avanti una sorta di celere lezione di sintassi.
Si prosegua pure a guardare più alla forma che alla sostanza se lo si vuole, ma si abbia quanto meno il buongusto di non parlare di attenzione verso la categoria quando più fa comodo o al solo fine di utilizzare i problemi della stessa come strumento di attacco nei confronti degli avversari politici.”