la scoppiettante pièce che rivela vizi e (rare) virtù delle divinità che governano il destino dei mortali, spesso seguendo le proprie inclinazioni e il proprio capriccio o lasciandosi travolgere dalle passioni – debutterà venerdì 21 agosto alle 20 nell’area archeologica di Nora (Pula), per il XXXVIII Festival La Notte dei Poeti.
Un’intrigante e divertente “lezione” sul mito con la cifra ironica e irriverente di una delle più apprezzate (e premiate) compagnie della scena contemporanea, diretta da Massimiliano Civica, uno dei più interessanti registi teatrali italiani, per la brillante commedia in cartellone sabato 22 agosto alle 21 all’anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo (Olbia),
poi domenica 23 agosto alle 21.30 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e infine lunedì 24 agosto alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale per la Stagione di Prosa 2019-2020 nell’intensa estate firmata CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Sotto i riflettori Gabriele Carli, Giulia Gallo, Serena Guardone, Giovanni Guerrieri e Enzo Iliano per una graffiante parodia del mondo omerico, dove le potenze superne e infere rivelano il loro lato più “umano”, le loro fragilità e debolezze:
il vivace affresco della vita quotidiana sull’Olimpo ì – in un raffinato gioco metateatrale – viene evocato tra i banchi di scuola e diventa oggetto di interrogazione da parte di una severa e intransigente insegnante, tra il riaffiorare di ricordi (e incubi mal sopiti) di una (tardiva) adolescenza.
Sulla falsariga dell’originale, in cui lo scrittore greco prendeva le distanze dalla tradizione e dai pregiudizi, analizzando gli antichi miti e gli interventi divini, in particolare le punizioni inflitte in seguito a una colpa o a un errore, dal punto di vista dei condannati, offrendo così una sua versione dei fatti e all’occorrenza una sorta di “riappacificazione”, con la sensibilità “moderna” e disincantata di un cittadino colto del II secolo d.C. forgiatosi nello studio della sofistica,
I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica riscoprono il pantheon “classico” per trarne arguti spunti di riflessione sul presente e sulla condizione dell’umanità – non poi troppo mutata – alle soglie del Terzo Millennio.
Nei “Dialoghi degli dei” – forse l’opera più famosa dell’autore della “Storia Vera” – Luciano mette a confronto Zeus e Prometeo, il titano incatenato sul Caucaso per aver ingannato il re degli dei, qui ricordato come colui che forgiò la stirpe degli uomini con terra e fuoco ;
il fedifrago sposo di Era discute d’amore con Eros, il volubile fanciullo capace di infiammare i cuori e unire i destini scoccando le sue frecce fatali, poi con Ermes rievoca la sua passione per Io tramutata in vacca e tormentata dal tafano per volere della sua vendicativa sposa, mentre riesce finalmente a rubare un bacio al bel Ganimede rapito, prima di nominarlo olimpico “coppiere”.
Sopraggiunge Era, furente per l’ennesimo tradimento del consorte e i due sposi discutono anche l’impudenza di Issione, a sua volta ansioso di ottenere i favori della dea.
E così via in un susseguirsi di conversazioni sul confine tra tono filosofico e quello più “mondano”, tra cui quella celeberrima di Afrodite con la Luna sulle rispettive vicende amorose, tra maliziosi pettegolezzi e vani rimproveri per le altrui “distrazioni”, o ancora le confidenze di Apollo ad Ermes e i discorsi tra Era e Latona, che racconta pene e gioie della maternità, vantando le qualità dei propri figli mentre l’altra la invita a ringraziare, semmai, la fortuna.
Affiora l’episodio della gara tra le dee e del giudizio di Paride, così infausto per i troiani, si parla della stirpe di Apollo – e di certe sue intemperanze e trasgressioni, dell’ira del dio della guerra e dell’insofferenza di Ermes, stanco del suo compito di messaggero ma dal contesto ludico e scherzoso emerge anche una visione dell’amore etero e omosessuale (gelosia a parte) di sorprendente attualità.
Tra malizia e sottile umorismo l’autore mette gli dei di fronte alle proprie responsabilità, ma soprattutto davanti alle conseguenze delle loro “imprese” non sempre ammirevoli e se Zeus si spoglia di ogni solennità rivelandosi un amante infaticabile se non proprio un tombeur de femmes, disposto a ricorrere a qualunque mezzo pur di sedurre la giovane o il fanciullo oggetto del suo desiderio, tra metamorfosi, inganni e perfino rapimenti (dunque la prima vittima dei capricci di Eros) nei comportamenti e negli atteggiamenti degli altri abitanti dell’Olimpo si ravvisano tratti che li fanno somigliare pericolosamente ai mortali.
«Scritti da Luciano di Samosata nel II secolo dopo Cristo – si legge nelle note di presentazione -, questi “Dialoghi” si presentano come una raccolta di gossip su vizi e trasgressioni degli abitanti dell’Olimpo: gli scontri “familiari” tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo…
2020 In questa versione gli Dei sono atterrati in una classe di un ginnasio, diventando oggetto concreto delle spietate interrogazioni con cui un’austera insegnante tormenta due suoi allievi.
Seduti ai loro banchi di scuola e con i calzoni corti, i due maturi studenti, interrogati su tresche e malefatte degli immortali sperimentano sulla propria pelle le ingiustizie della scuola, preludio alle future ingiustizie della vita»
I “Dialoghi degli dei” nella versione di Massimiliano Civica con I Sacchi di Sabbia rappresentano così l’occasione per riappropriarsi di un immaginario “mitologico” alle radici della cultura occidentale, in una rilettura – in chiave ironica e metateatrale – che trasforma le storie fantastiche di divinità ed eroi (echi di un’arcaica cosmogonia) in uno specchio “deformante” della realtà – tra (dis)avventure erotiche ma non solo, invidie e rivalità, piccole e grandi tragedie in cui è facile ritrovarsi e riconoscersi – per un’indagine sulle ragioni della mente e del cuore e sulla giostra vertiginosa delle passioni tra sacro e profano.
CONTATTI: Ufficio Stampa CeDAC/ Sardegna:
Anna Brotzu – cell. 328.6923069 – [email protected] –
whatsapp (only) 329.8235720
INFO & PREZZI
XXXVIII Festival La Notte dei Poeti / area archeologca di NORA
biglietti
intero 25 euro – ridotto 22 euro – ridotto residenti a Pula 10 euro
abbonamento a 8 spettacoli
intero 165 euro – ridotto 145 euro – ridotto residenti a Pula 60 euro
biglietti per “Tracce nella città sommersa” – 25 e 26 agosto -ore 19
biglietto unico 3 euro (più il prezzo dell’ingresso al sito archeologico)
prevendite:
Sito Archeologico di Nora – la biglietteria sarà aperta dalle 19 nei giorni di spettacolo
Cagliari: Box Office – viale Regina Margherita 43 – tel. 070/ 65 74 28
Pula: Pro Loco / Ufficio Informazioni Turistiche – Casa Frau – piazza del Popolo (orari: 10-/13 e 18-/21 dal lunedì al venerdì) – cell. 349.1679288
biglietteria online: www.vivaticket.it
sarà attivo anche il servizio di Bus Navetta Cagliari-Nora (prenotazione obbligatoria € 12 a/r)
in partenza nei giorni di spettacolo da Cagliari piazza San Giovanni XXIII ore 18.30 – fermate: via Alghero (angolo via Dante), via Sonnino (Palazzo Civico), piazza Matteotti (fronte ARST). Fermate a Pula (gratuito) viale Segni – viale Nora – info e prenotazioni: 345 4894565 – 345 9515704
OLBIA / Anfiteatro “Mario Ceroli” – Porto Rotondo
biglietti:
posto unico 16 euro
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0789.28773 – cell. 328.2397198
TEMPIO PAUSANIA / Teatro del Carmine
biglietti:
posto unico 15 euro
info: tel. 079630377 – cell. 3883503817
[email protected]
prevendite online: www.vivaticket.it
SAN GAVINO MONREALE / Teatro Comunale
biglietti
posto unico: 15 euro
prevendite online: www.vivaticket.it
informazioni: cell. 340. 4041567 – www.cedacsardegna.it