La Protezione civile di Cagliari, insieme alle associazioni di volontariato e l’agenzia regionale Forestas, distribuiscono oltre 3,2 milioni di mascherine a tutti i comuni della Sardegna.
In seguito all’allentamento delle misure di contenimento, le norme igienico-sanitarie rimangono le stesse. Infatti vige ancora l’obbligo di utilizzare la mascherina monouso, come anche lavare molto spesso le mani ed evitare assembramenti. Perciò la Regione ha ritenuto importante sostenere la popolazione sarda durante questa Fase 3 fornendo 3.255.200 mascherine monouso ai 377 comuni sardi.Il Presidente della Regione Christian Solinas sottolinea:
“Un impegno straordinario dell’intera macchina regionale con il prezioso supporto delle associazioni di volontariato, al quale va il ringraziamento mio e della Giunta”.
Gianni Lampis, Assessore della Difesa dell’Ambiente, aggiunge:
“Abbiamo ritenuto di metterle a disposizione di ciascun Comune, affinché siano distribuite ai cittadini e ai servizi essenziali pubblici e privati, al fine di favorirne l’utilizzo da parte degli operatori e dei fruitori dei servizi”.
Ogni cittadino avrebbe così ricevuto ben 2 mascherine a testa. Ma ciò che è giunto nelle case del popolo sardo è ben diverso da ciò che si aspettavano.
Sabrina Licheri, Sindaca di Assemini, pubblica un post su Facebook in cui mostra le mascherine ricevute. Seguono numerose lamentele da parte degli abitanti che li hanno paragonati a dei panni Swiffer a cui hanno effettuato dei tagli alle estremità. Discutibile anche l’efficacia di questo tipo di prodotto.