Questi dati – scrive in un nota il Partito – comprendono due mesi (gennaio e febbraio) in cui la dinamica economica, non risentendo ancora del virus, era vivace e solo un mese (marzo) in cui per 20 giorni c’è stato un fermo, anche se quello più rigido in realtà è scattato solo il 22 marzo. Se nella seconda metà dell’anno non ripartiremo molto velocemente, il quadro macroeconomico è destinato a essere tragico e avvicinarsi a quel -15% previsto dal FMI. Nel mentre aprile è passato e del famoso decreto non si sa nulla; sperando che non commetta gli stessi errori del precedente e non si riduca a ennesimi spot sul nulla. È arrivato il momento che la liquidità ci sia veramente nel sistema economico produttivo e in quello delle famiglie del Paese.
Articolo precedenteMessina e Capezzoli (IdV): “Indignati per la scarcerazione di alcuni boss mafiosi”
Articolo successivo LiveOnLine: alle 18:30 il concerto del Primo Maggio sui social di MoreNews