La stagione lavorativa che per la Regione Sardegna si conclude per quasi tutti i professionisti con l’inizio dell’autunno rischia di saltare completamente, nel tempo abbiamo registrato un susseguirsi di cancellazioni dei tour ed escursioni prenotate, in alcuni casi è stato possibile convertire la prenotazione per la stagione 2021 in alcuni casi si è persa proprio l’occasione, impossibile anche se ci fosse una ripartenza in autunno contare su nuove prenotazioni e salvare la stagione.
La conseguenza è il mancato guadagno per guide turistiche, ambientali ed escursionistiche e accompagnatori turistici per un intero anno: niente potrà essere recuperato fino all’avvio della stagione 2021. Notoriamente la stagione si deve considerare in partenza solo dal mese di marzo in poi, mesi questi, quelli primaverili, in cui soprattutto le attività di escursionismo vedono il loro picco massimo, per arrivare ai mesi estivi quando il gran numero di turisti arrivati per la stagione balneare differenzia la propria vacanza andando a praticare un escursione oppure un tour nei centri abitanti alla scoperta di luoghi suggestivi e dei suoi abitanti. La situazione di crisi quindi sarà permanente considerato che i mesi della primavera-estate-primo autunno sono quelli di lavoro più intenso, durante i quali le guide realizzano la quasi totalità del loro reddito, che permette loro di mantenersi durante i mesi di minore o assente richiesta di servizi (tardo autunno – inverno).
Pertanto il reddito di un intero anno salterà: il Covid ha travolto i professionisti nel momento in cui la liquidità stava finendo e l’avvio della nuova stagione avrebbe garantito la ripartenza economica.
E’ indispensabile sostenere i professionisti soprattutto quelli monoreddito per l’intero anno considerato che il nostro lavoro non può essere svolto da remoto, da casa e anche con una ripartenza i costi per un servizio singolo, di coppia o nucleo familiare sono proibitivi.
Sarà necessario, inoltre, intervenire anche con la cancellazione di tributi, contributi, tasse locali e utenze domestiche alcune guide svolgono tutta la parte di preparazione della loro attività professionale presso la propria abitazione., la sospensione non sarebbe sufficiente.
Attendiamo che il Governo comunichi quanto prima se tale professione sarà esercitabile o meno a partire da una certa data dalla quale, con le modalità previste, si potranno effettuare visite guidate sia all’aperto sia in luoghi chiusi, in modo che si possa provvedere a gestire le prenotazioni dei mesi avvenire salvabili e si possa fin d’ora strutturare l’offerta nel rispetto dei protocolli che saranno adottati. Il rispetto dei protocolli durante la visita ai luoghi della cultura verrà posta a garanzia innanzitutto dei visitatori, potrebbe essere opportuno alla riapertura incentivare l’utilizzo dei servizi di visita guidata offerti dalle guide, in grado di assicurare una fruizione ordinata e sicura.
Per un settore che vuole considerarsi strategico nel nostro paese è necessario dotarsi di strumenti efficaci a supporto delle attività e preservarlo, le imprese da sole non ce la fanno.