Infatti, a seguito del pronunciamento n° 1389/2020 del 24.03.2020 da parte del Giudice Dott. Salvatore Carboni del Tribunale di Oristano, è stato ordinato alla Regione Autonoma della Sardegna e all’ATS, ognuna per le proprie competenze, di provvedere all’immediata somministrazione della terapia presso l’ospedale San Martino di Oristano.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Emanuele Cera, aveva sollevato per primo in Consiglio Regionale il caso della paziente oncologica in pericolo di vita, avendo presentato una interrogazione con richiesta di risposta scritta il 28 gennaio u.s e sollecitato l’Assessore Nieddu e il Presidente Solinas a intervenire immediatamente per trovare un’immediata e improcrastinabile soluzione una tantum salva vita per la paziente R.B.
Si chiedeva di intervenire anche in deroga ai discutibili criteri attualmente vigenti che precludono il diritto alla salute dei pazienti affetti da patologie oncoematologiche della provincia di Oristano.
Spiace aver rilevato la presenza di forti resistenze all’interno della struttura tecnica dell’Assessorato alla Sanità, che hanno impedito strenuamente il riconoscimento del diritto costituzionale alla salute, privilegiando la forma anziché la sostanza. Esprimo piena soddisfazione – prosegue il consigliere Emanuele Cera – per il pronunciamento del giudice, che ha fatto giustizia e ha dato un po’ di luce alla situazione della paziente in attesa di cure adeguate ma che, purtroppo, per vedere riconosciuto questo sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione si è dovuto ricorrere ad un Tribunale. Pertanto, prosegue Cera, auspico ed esprimo tutto il mio impegno in Consiglio Regionale per intervenire e rimuovere questa inaccettabile discriminazione patita dai cittadini e dai numerosi pazienti dell’oristanese e dalle loro famiglie, per istituire presso la ASL di Oristano, al pari degli altri territori isolani, la Struttura oncoematologica utilizzando la già presente “Struttura Semplice Dipartimentale di Oncologia”, adeguatamente dotata di risorse umane e strumentali e nella piena disponibilità dell’ASL di Oristano, in assenza di ulteriori oneri per il bilancio della Regione.