La poesia è celebrazione di eventi, manifestazione individuale o collettiva di sentimenti, bisogni, speranze; è la più “superflua” delle forme culturali, eppure quella più necessaria per alimentare l’animo degli uomini. La poesia non serve in una realtà tecnocratica e digitale? Al contrario è il lievito di tutto ciò che abbia un contenuto alto, nobile, critico, sdegnato, visionario.
La vera poesia non ha padroni. Forse per questo ha più difficoltà a sussistere nella nostra società liquida e materialista. Eppure ®esisterà sempre. Malgrado noi.
Il CNDDU invita ogni studente a celebrare la giornata contraddistinguendo ogni proprio profilo social con versi di un poeta a scelta, che in qualche modo percepiscono più vicino al loro sentire.
L’hashtag della giornata è #fermentopoetico.
In tale occasione, ricordiamo che quest’anno ricorrono i cinquant’anni dalla scomparsa di Giuseppe Ungaretti, il poeta del nostro Novecento che affascina ancora molto i giovani per lo sperimentalismo formale e la verità dei contenuti umani proposti.
“Gentile / Ettore Serra / poesia / è il mondo l’umanità/ la propria vita /fioriti dalla parola / la limpida meraviglia /di un delirante fermento / Quando trovo/ in questo mio silenzio /una parola / scavata è nella mia vita / come un abisso.” (Ungaretti, Commiato)