Mi dispiace dirlo, ma le dichiarazioni di Marco Tedde sono stupefacenti. È incredibile che un avvocato, per giunta consulente regionale, non conosca la differenza fra una consulenza chiesta dalla Regione sulla continuità territoriale ed essere di fatto commissariati dall’Europa per incapacità a predisporre il bando di gara! Mai in venti anni dall’approvazione della Legge sulla Continuità era accaduta una cosa simile!! Ma veniamo ai fatti.
Il consulente romano che è stato plurincaricato dalla Regione in passato, non ha mai messo bocca sul contenuto del bando che, invece, è stato determinato interamente dalla Regione. Il costo della sua parcella è stato di appena € 2.000,00 circa, e questo la dice lunga sull’attività svolta.È stato, invece determinate il contributo del Cirem, il Dipartimento dei due Atenei sardi, che non è costato alcunché in termini di parcella ed ha prodotto uno studio robusto e chiarificatore sul diritto alla mobilità.
Nel caso odierno, invece, l’advisor dovrà determinare tariffe, destinazioni e capacità. Insomma dovrà scrivere interamente il bando!
Un commissariamento vero e proprio, al quale deve aggiungersi l’intervento salvifico e sostitutivo del Ministero sul fronte della proroga per scongiurare l’interruzione di un servizio vitale per i sardi.
Questa è il risultato di una classe politica che prometteva di “spezzare le reni” alla UE e che, invece, appare letteralmente inginocchiata e inerme, e molto di più disposta a fare subire all’Isola la negazione dei propri diritti. Salvo poi distorcere l’informazione e propinare ai sardi favole e ricostruzioni fantasiose. Com’era il motto? “Prima i sardi”…