Ricordiamo anche che in questo momento stiamo parlando di circa una trentina di casi e che comunque casi si registrano anche in Francia, Germania, Spagna, Belgio, Finlandia, Gran Bretagna. Necessario un summit europeo a Bruxelles con il coinvolgimento delle associazioni di categoria per mettere in rete regole, norme anche in materia di relazioni e scambi umani in questa fase”.
“Non c’è nessuna Wuhan italiana. In questo momento abbiamo alcune decine di casi di casi su una popolazione nazionale di ben 60 milioni di persone. L’Italia è un paese sicuro. Ovviamente anche l’Italia fa parte del Pianeta e ricordo che ci sono casi in Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Finlandia.
In Italia la situazione è sotto controllo grazie a misure preventive messe in campo dalle istituzioni. Necessita a mio parere un summit europeo a Bruxelles con il coinvolgimento anche delle associazioni di categoria interessate, al fine di adottare provvedimenti in rete, cioè unici anche in termini di regole e normative, prevenzioni e scambi di relazioni umane”.
Lo ha affermato ora Ivana Jelinic, Presidente della FIAVET, la Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio e delle Imprese Turistiche.
“Evitare in questo momento ogni tipo di spostamento sarebbe solo esclusivamente allarmistico. Sarebbe stata pura utopia il pensare che anche in Italia non arrivasse il virus. L’Italia però è Paese sicuro dove il Sistema Sanitario Nazionale risponde bene, è il migliore che si possa pretendere ed avere.
C’è in Italia una straordinaria attività di ricerca scientifica. L’esperienza del Coronavirus ci dice che non dobbiamo viaggiare all’estero senza assistenza, con il fai da te ma avvalersi di operatori turistici e di assistenza sanitaria – ha continuato Jelinic – e ricordiamo sempre che anche questo virus come anche quello della precedente SARS o dell’Aviaria non è nato in Italia ma è arrivato in Italia.
“Non abbiamo una WUHAN italiana soprattutto per dimensioni, Wuhan conta ben 6 milioni e 434 mila abitanti ed anche per dimensioni del fenomeno, a Wuhan circa 1400 morti mentre in Italia non è cosi. Il nostro è un Paese sicuro per tanti motivi, nei collegamenti, nell’accoglienza e per la straordinaria risposta del Sistema Nazionale Sanitario. Abbiamo centri specializzati che rappresentano una vera eccellenza”.
Basta attenersi alle disposizioni del Ministero della Salute e dunque:
“Lavarsi spesso le mani. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
Evitare il contatto RAVVICINATO con persone che soffrono di infezioni respiratorie ACUTE. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce. Non prendere farmaci antivirali – ha concluso la Jelinic – né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Usare la mascherina SOLO se si sospetta di essere malati o se assistono persone malate. In Italia contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse o se si è tornati dalla CINA da meno di 14 giorni. QUESTE PRECAUZIONI VALGONO NON SOLO PER L’ITALIA MA ANCHE PER TUTTI I PAESI. Ed inoltre ricordo che ogni anno, di questi tempi anche l’influenza normale può causare conseguenze importanti”.