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L’opera rivela la nascita della tessitura in Sardegna, tra elementi fantastici e tradizione ed è ispirato alla leggenda “Il cervo in ascolto”, raccontata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro”. La storia racconta di una madre che nel momento in cui apprende la notizia della morte del marito a caccia del cervo, mette al mondo tre figlie femmine, che attraverso le varie fasi della vita apprenderanno e diffonderanno la sapiente arte della tessitura, tra filastrocche, emozioni, canti e parole. Irrompe a tratti nella scena anche la figura del cervo, che misterioso e ambiguo evoca lo stretto legame tra la vita e la morte, tra Eros e Thanatos. La rappresentazione, a volte drammatica, gioiosa e fiabesca, altre riflessiva e profonda, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo.
In scena un cast tutto al femminile con Carmen Porcu, Daniela Melis, Rossella Faa, Giulia Giglio, alle percussioni Massimo Perra, i costumi di Caterina Peddis e la penna grafica di Carol Rollo.