Per la nostra rubrica “Alle origini della nostra civiltà”, si rende nota una inedita lettera, datata Napoli 27 gennaio 1821, pubblicata sul giornale l’Amico della Costituzione, in cui si contestava al giornale la Gazzetta Piemontese di non aver dato giusto peso alle cronache dei primi moti carbonari di Torino, che erano avvenuti nel gennaio del 1821. Il Risorgimento italiano nacque proprio a Napoli, nel Regno delle Due Sicilie. Nel luglio del 1820, infatti, sulla spinta degli avvenimenti spagnoli, a Napoli ci fu il primo tentativo di ribellione al regime assolutistico borbonico, chiedendo una costituzione simile a quella spagnola di Cadice del 1812.
I Borboni non riuscirono a capire il primo moto popolare di modernità e di democrazia che nasceva a Napoli e repressero con la violenza e con il sangue i rivoluzionari. A Torino, l’11 gennaio 1821, durante il carnevale, al Teatro d’Angennes, alcuni studenti universitari indossarono goliardicamente cappelli in lana rossa con fiocco nero, colori della Carboneria. Furono arrestati, l’Ateneo insorse e le forze dell’ordine assaltarono l’Università. Iniziarono così i primi moti carbonari a Torino, allora Capitale del Regno di Sardegna, che diedero poi, dopo tanti anni, l’unità e l’indipendenza all’Italia.