Lo faranno anche martedì 3 e mercoledì 11 dicembre in una scuola superiore di Cagliari, per dimostrare che l’atteggiamento da bullo denota solo l’incapacità di confrontarsi alla pari e poter comunicare civilmente con i compagni, che l’atteggiamento aggressivo nei confronti di chi è apparentemente più debole non è altro che l’insicurezza e mancanza di fiducia in se stessi di poter emergere senza prevaricare e umiliare nessuno. Non sono rari i casi in cui le vittime di bullismo hanno pagato pesantemente, talvolta drammaticamente, le azioni subite da parte di questi prepotenti.
Prendendo spunto da alcuni dei precetti contenuti nella “Via della Felicità“, ultima opera scritta dal filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, i volontari intendono far riflettere i ragazzi come un rapporto di rispetto reciproco tra studenti e professori non può che creare, oggi, quell’ambiente positivo e creativo che farà della scuola la palestra per formare le donne e gli uomini corretti e leali di domani.
Dialogando sui precetti come: “Dai il buon esempio”, “Non fare del male a una persona di buona volontà”, “Sii competente” e “Cerca di trattare gli altri come vorresti che gli altri trattassero te”, attraverso semplici riflessioni ed esercizi su questi temi etici di buon senso, i volontari della Fondazione “La Via della Felicità” e di Scientology, porteranno ai ragazzi il messaggio che alla base della civile convivenza c’è innanzitutto l’aiuto e il rispetto per gli altri perché, come scrive l’autore:
È difficile riuscire a sopravvivere in una società caotica, disonesta e, in generale, immorale.