Questa settimana Gigi Riva ha compiuto 75 anni. Proprio in occasione del suo compleanno il campione rossoblù ha espresso delle belle parole sul momento positivo del Cagliari
“Voglio ringraziarlo per le belle parole che ha speso sul nostro conto. Gigi è un uomo simbolo della Sardegna, le cose dette da lui valgono doppio. Ha parlato di fame, di umiltà, di rispetto verso gli avversari: per noi devono essere un insegnamento, dobbiamo lavorare per rimanere dove stiamo, rimanere sul pezzo in maniera forte”
Alla vigilia della pausa nazionali i sardi si trovano al sesto posto in classifica a quota 21 punti con gli stessi punti dell’Atalanta e Lazio. La vittoria di Bergamo ha sicuramente dato tanto morale, ma non bisogna fermarsi.
“Dobbiamo fare qualcosa in più rispetto a quello fatto finora, senza arretrare di un centimetro. Lo spirito dei ragazzi che vedo ogni giorno in allenamento è quello giusto, mi dà ancora maggior coraggio e sicurezza nell’affrontare le partite. Abbiamo fatto il massimo anche questa settimana per preparare una gara così tosta”
Dall’altra parte del campo ci sarà la Fiorentina, reduce da un pareggio ed una vittoria. Domani alla Sardegna Arena non ci sarà però Frank Ribery, squalificato
“Viene da quattro risultai utili consecutivi, ha l’attaccante che ha tirato più in porta in tutto il campionato: sono dati significativi. Una squadra che ha qualità, con una sua precisa identità. Dovrà rinunciare a Ribery, però ha la possibilità di cambiare pelle all’interno della partita; gli esterni spingono molto, Chiesa è formidabile nell’uno contro uno. Una partita che presenta molte insidie ma allo stesso tempo è stimolante. Dovremo essere bravi a leggere ogni tipo di situazione, consapevoli che incontreremo delle difficoltà ma che anche noi possiamo causare problemi agli avversari”
Domani non saranno disponibili tra i convocati Luca Ceppitelli e Valter Birsa. Un problema per Maran che saprà certamente risolvere visto la duttilità dei suoi giocatori
“In rosa ci sono diversi giocatori duttili e interpretano bene le cose che chiedo: per me significa avere un patrimonio tra le mani. A Bergamo ad esempio l’avevamo preparata in modo che tanti giocatori diversi potessero inserirsi dalle retrovie per sfruttare le verticalizzazioni. Sono contento di avere a disposizione molti elementi in grado di svolgere i compiti tattici che richiedo. I singoli sono cresciuti, mi mettono in difficoltà al momento di fare le scelte: un altro fattore positivo”