Al via domani a Cagliari la dodicesima edizione del Festival Scienza. Con una doppia conferenza domani a partire dalle ore 16, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, saranno due scienziati di fama internazionale come Pier Andrea Mandò e Giacomo Rizzolatti a aprire il programma.
Docente all’Università di Firenze Mandò terrà un incontro dal titolo Fisica nucleare e beni culturali: una strana coppia. Fra le ricadute applicative della Fisica Nucleare ce ne sono infatti anche alcune – non tutte note al grande pubblico, ma importanti – che riguardano i Beni Culturali. Lo stesso tipo di strumentazioni e tecnologie sviluppate nell’ambito della Fisica Nucleare di base per scoprire proprietà di nuclei e particelle elementari si possono infatti utilizzare per determinare la composizione dei materiali impiegati in un’opera d’arte, o per datare reperti archeologici, o storico-artistici (magari scoprendo dei falsi!), aiutando così gli storici dell’arte, gli storici della scienza e gli archeologi a ricostruire e interpretare il passato, e i restauratori a intervenire con cognizione di causa sulle opere che richiedono interventi conservativi. Nella conferenza cercherò di spiegare i principi di queste tecniche al servizio del Patrimonio Culturale, mostrando anche esempi di applicazioni.
I neuroni specchio sono stati scoperti circa 20 anni fa, grazie all’importante contributo di Giacomo Rizzolatti. Si tratta di neuroni motori che si attivavano non solo quando viene effettuata un’azione, ma anche quando si vede qualcun altro svolgere un’azione simile. e sembrano avere un ruolo anche nelle interazioni sociali, aiutandoci a capire scopi ed emozioni dell’altra persona. E sarà proprio Giacomo Rizzolatti, a tenere, a partire dalle 17, una conferenza proprio per raccontare questa straordinaria scoperta che aiuta a comprendere un meccanismo fondamentale di funzionamento del cervello. Nel ripercorrere gli studi che negli ultimi anni hanno chiarito natura e portata di tale meccanismo, si mostra come esso sia alla base della capacità di capire le azioni e le emozioni altrui. Quello di cui facciamo esperienza quando osserviamo gli altri agire o provare un’emozione è simile a quello di cui facciamo esperienza quando agiamo o proviamo un’emozione in prima persona. Questo spiega perché siamo esseri intrinsecamente sociali. Di questo parlerà
IL FESTIVAL
Cento gli eventi in programma fino a martedì 12 novembre, cui si aggiungono cinque mostre, quindici postazioni di laboratorio e sedici strutture aperte, all’interno delle quali sono ospitati seminari, mostre e laboratori.
Organizzato dall’Associazione Scienza Società Scienza, la manifestazione ormai stabilmente diffusa in altre quattro sedi sarde (Oristano, Siniscola, nel Sarcidano (Isili, Senorbì, Serri e Nurri) e Iglesias), oltre che dal capoluogo sardo, richiama ogni anno molte migliaia di persone da ogni angolo dell’Isola, decretando in tal modo la sua vitalità e ricompensando, col suo successo, il contributo degli oltre mille volontari, delle associazioni, degli enti di ricerca, dei dipartimenti universitari, delle scuole che sempre più numerosi collaborano alla sua organizzazione.
In questa dodicesima edizione il Cagliari FestivalScienza curerà anche tre appuntamenti al Teatro Eliseo di Nuoro. Venerdì 15 novembre dalle 10.00 alle 11.00 Tiana Marras, Dirigente scolastico e scrittrice, terrà la conferenza Il pioniere della schermografia italiana, Salvatore Collari. Seguirà alle 11.30 la conferenza-laboratorio di Guido Pegna dell’Università di Cagliari Antonio Pacinotti a Cagliari. L’invenzione che ha trasformato il mondo. Infine, sabato 16 novembre dalle 10.00, per emozionare, stupire e scoprire meglio la scienza con Giorgio Häusermann del dipartimento della SUPSI, Locarno (Svizzera) e Alessia Zurru di Laboratorio Scienza di Cagliari arriverà l’orchestra di Einstein.
Scienza è cultura è il tema scelto quest’anno, sul quale sono chiamati a confrontarsi scienziati, divulgatori scientifici e artisti ospiti. “Se per cultura si intende il patrimonio di conoscenze, saperi, valori comuni e condivisi di un popolo – dice la presidente del festival Carla Romagnino – allora la scienza, è parte integrante della cultura. Una conoscenza che richiede attenzione e rigore, ma che ha contribuito, spesso in modo determinante, all’insieme dei saperi, dei valori e delle abitudini della società. Basti pensare ai radicali cambiamenti nella concezione del mondo determinati dai famosi “trent’anni che sconvolsero la fisica” (1900-1930), con le rivoluzionarie teorie della Relatività e dei Quanti, che introdussero i concetti di indeterminazione, probabilità e relatività del tempo e dello spazio. O alle conseguenze di carattere etico e sociale determinate dalle teorie di Copernico e Galilei. Oppure, oggi, alle neuroscienze che ci forniscono una nuova chiave di lettura delle emozioni cui siamo soggetti, come aggressività, depressione, innamoramento”.
A Cagliari le attività si svolgono all’EXMA, alla Fondazione di Sardegna e al Teatro S. Eulalia. Il giorno 8 novembre, dalle 9 alle 20, è previsto un laboratorio multidisciplinare sull’Acqua curato dal Progetto Lauree Scientifiche alla Cittadella Universitaria di Monserrato.
Questi gli orari di apertura salvo diverse indicazioni in brochure: tutti i giorni ore 9.00-13.00 e ore
15.00-19.00.
Tutte le informazioni su: www.festivalscienzacagliari.it
Facebook: FestivalScienza Cagliari