Ha aperto i lavori Antonella Pistidda, presidente del Circolo Legambiente di Cagliari, con un intervento sulle tematiche della città, a cui ha fatto seguito un video-saluto di Matteo Porru, vincitore Premio Campiello Giovani 2019.
Nella relazione introduttiva, Annalisa Colombu ha presentato e illustrato il documento “Sardegna come laboratorio di transizione nel tempo del coraggio”.
Sul tema principale della mattina “La Sardegna e la sfida dei cambiamenti climatici” si è sviluppato un ricco e articolato dibattito. Sono intervenuti:
- Daniele Cocco, UniCa – Dipartimento Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali;
- Giorgio Peghin, UniCa – Dipartimento Ingegneria Civile Ambientale e Architettura;
- Roberto Tola, Presidente del Parco di Tepilora;
- Salvatore Pala, presidente Unione Pastori Nurri;
- Giorgio Alimonda, Sindaco di Portoscuso;
- Massimiliano Medda con l’intervento “L’ambiente secondo Massimiliano Medda”;
- Simonetta Fanni e Sergio Pilurzu, ARPAS – Controlli, monitoraggi e valutazione ambientale;
- Ahmed Naciri, Mediatore culturale;
- Don Marco Lai, presidente della Caritas diocesana di Cagliari;
- Arnaldo Scarpa, portavoce del Comitato Riconversione RWM;
- Luigi Lai e Alfonso Stiglitz, Comitato scientifico Legambiente Sardegna.
Inoltre sono intervenuti:
- Marta Battaglia, direttore Legambiente Sardegna;
- Serena Carpentieri, vicedirettrice Legambiente nazionale;
- Vincenzo Tiana, presidente del Comitato scientifico Legambiente Sardegna;
- delegati e soci.
A conclusione del Congresso è stato approvato il documento congressuale con la relazione, sono stati eletti i delegati al congresso nazionale e i nuovi organismi dirigenti con le conferme di Annalisa Colombu presidente e Marta Battaglia direttore e il nuovo Consiglio Direttivo regionale (21 componenti).
Le sfide che ci attendono sono di una complessità finora inedita – dichiara Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna – e richiedono strategie nuove e un crescente impegno a ogni livello, per limitare i cambiamenti climatici e accelerare la transizione verso un modello energetico ed economico più sostenibile, in cui l’innovazione tecnologica diventa un fattore competitivo determinante. Il nostro impegno deve portarci al confronto costante con le istituzioni, in particolare con la Regione Sardegna e con i sindaci che sostengono i propri territori, con l’Università e le Scuole, con le aziende innovative e sostenibili che offrono occasioni di lavoro in una terra che sta affrontando una crisi occupazionale allarmante.
Ognuno di noi, nella propria quotidianità, è chiamato a fare scelte coraggiose per contrastare i grandi problemi ambientali e sociali di livello globale – prosegue Marta Battaglia, direttore regionale. – Legambiente Sardegna farà la propria parte nel definire la strada da percorrere per la nostra regione e le nostre comunità, aprendo ai giovani, favorendo il coinvolgimento attivo dei cittadini, confermando i principi dell’ambientalismo scientifico per sostenere sui territori i piccoli e grandi processi di “ri-evoluzione”.