SPAL-Parma 1-0 (31′ Petagna)
L’anticipo di sabato delle 15 se lo aggiudica la squadra di casa con un gol di Petagna. Al Mazza di Ferrari il Parma perde dopo due gare, mentre la SPAL torna a vincere portandosi a 6 punti in classifica. La partita la sblocca Petagna alla mezz’ora su assist di Strefezza. Nella ripresa proprio quest’ultimo è stato espulso per doppia ammonizione, lasciando la sua squadra in dieci per venti minuti.
Verona-Sampdoria 2-0 (9′ Kumbullà, 81′ (AU) Murru)
Dopo il pareggio strappato alla Sardegna Arena la squadra di Juric vince in casa contro una Sampdoria in crisi nera. Sin dai primi minuti le due squadre hanno rappresentato la differenza di carattere: grinta del Verona, paura degli uomini di Di Francesco. Il gol che sblocca la partita è arrivato subito su un cross perfetto di Veloso, raccolto perfettamente dal giovane difensore Kumbullà. I blucerchiati incassano il colpo, tanto soltanto la fortuna non ha portato la squadra di casa sul doppio vantaggio alla fine del primo tempo. Nella ripresa Di Francesco con il cambio di modulo sembra che abbia dato più equilibrio alla sua squadra. L’allenatore sampdoriano cerca il tutto per tutto, ma questa scelta non paga: al 81esimo Murru devia di testa in rete la punizione di Veloso. Una sconfitta che è stata fatale a Di Francesco, perché nelle prossime ore ci sarà la risoluzione consensuale del contratto con la Sampdoria.
Genoa-Milan 1-2 (41′ Schone (G), 51′ Hernandez (M), 57′ rig. Kessie (M))
Il Milan di Giampaolo ritrova la vittoria in quel di Genova, ma che fatica! La partita per gli ospiti non è iniziata nel migliore dei modi, perché alla fine del primo tempo Reina con una papera butta in rete una punizione debole di Schone, condannando così il suo Milan alla rimonta nella ripresa. Nel secondo tempo i rossoneri sono più pericolosi grazie ai nuovi entrati Leao e Paquetà, che riescono a salvare la squadra da soli. Subito, infatti, arriva il gol del pareggio di Hernandez, ma anche il rosso diretto di Biraschi che consente al Milan di portarsi in vantaggio con un gol di Kessie. Sembrava una partita ormai di gestione per gli uomini di Giampaolo, invece no: al 73esimo Calabria riporta la partita in partita numerica facendosi espellere per doppia ammonizione. Al 93esimo, però, arriva anche il rigore per il Genoa (molto dubbio); questa volta Reina non si fa sorprendere e para il tiro di Schone. La panchina di Giampaolo al momento è salva, invece quella di Andreazzoli è sempre più i bilico.
Fiorentina-Udinese 1-0 (72′ Milenkovic)
Nel match delle 12:30 la Fiorentina continua la sua ricorsa per la zona Europa con il quinto risultato utile consecutivo e terza vittoria di fila dopo quelle con Sampdoria e Milan. Questa volta la partita è stata decisa da Milenkovic di testa. Annullato nel primo tempo il gol all’Udinese di Nestorovski dal VAR.
Atalanta-Lecce 3-1 (35′ Zapata (A), 40′ Gomez (A), 56′ Gosens (A), 86′ Lucioni (L))
Buona la prima per l’Atalanta nel rinnovato stadio Gewiss Stadium di Bergamo. Dopo la batosta in Champions League la Dea vince e convince in casa contro il Lecce. Il solito Zapata apre le marcature, mentre Gomez raddoppia alla fine del primo tempo. Nella ripresa i nerazzurri chiudono la pratica con Gonsens, ma il Lecce conquista il gol della bandiera con Lucioni. Per la squadra di Gasperini è la terza vittoria consecutiva, salendo così al terzo posto in classifica.
Bologna-Lazio 2-2 (21′ Krejci (B), 23′ e 39′ Immobile (L), 31′ Palacio (B))
Al Dall’Ara ritorna in panchina Sinisa Mihajlovic, dopo l’okay dei medici, e vede una bella partita dei suoi uomini. Per due volte la squadra di casa si è portata in vantaggio con Krejci e Palacio, ma Immobile in entrambi i casi ha pareggiato i conti nell’immediato. Nella ripresa due espulsi: Lucas Leiva (doppia ammonizione) e Medel (fallo da ultimo uomo). La Lazio spreca alla fine il match point con il rigore sbagliato da Correa.
Torino-Napoli 0-0
Il Napoli cerca di colpire, ma non affonda mai il colpo. Un buon Torino blocca in casa gli uomini di Carlo Ancelotti, che cambia il modulo nel corso del match ( passa da un 433 al 442). Occasioni per Ruiz e Mertens, ma la migliore rimane quella di Llorente di testa. Il Toro, invece, ci prova con Belotti ed Ansaldi. Gli azzurri scendono al quarto posto, invece la squadra di Mazzarri arriva alla sosta al nono posto.
Inter-Juventus 1-2 (4′ Dybala (J), 18′ rig. Martinez (I), 80′ Higuain (J))
Una partita che non decideva il campionato, ma faceva comprendere le vere forze. La Juventus batte a San Siro un’Inter orfana di Sensi (sostituito al 34esimo del primo tempo). La partita la sblocca Dybala con un bel tiro mancino che Handanovic non può parare. Non manca, però, la reazione dei nerazzurri al 17’ un cross di Barella trova il gomito di De Ligt: Rocchi fischia il rigore, che Lautaro trasforma con un destro preciso alla destra di Szczesny. Nel secondo tempo la squadra di Conte cerca di addormentare i bianconeri, ma all’80esimo arriva il gol di Gonzalo Higuain, subentrato al posto di Bernardeschi e fa gioire i suoi tifosi. La Juve sale così in testa alla classifica in solitaria staccando di un punto proprio l’Inter.