Per quanto riguarda gli straordinari, saranno pagati solo quelli del 2018. E per i correttivi al riordino delle carriere saranno destinati appena 60 milioni di euro per l’intero Comparto, 15 per la Polizia, una cifra addirittura ridicola rispetto a quanto serve. L’esito dell’incontro con il presidente Conte e il ministro Lamorgese è stato, purtroppo, pessimo. E la stessa nostra convocazione risulta essere stata solo un gesto di mera facciata. Siamo arrivati per parlare di questioni vitali per il Paese e per donne e uomini della Polizia di Stato, ma torniamo a casa senza avere contezza di una progettualità concreta da parte del Governo, ma solo sapendo che non investirà soldi sufficienti. Era la sede deputata a riferire delle più pressanti esigenze di servizio, perché se ne tenesse conto nel documento di programmazione finanziaria. Ma è evidente che questo incontro è avvenuto tardi, rispetto a quanto previsto dalla legge, e ci hanno messo di fronte al fatto compiuto rispetto a un Comparto i cui operatori non possono essere equiparati agli altri dipendenti pubblici. Ecco perché siamo arrivati all’incontro senza alcun fondato motivo di entusiasmo, e avevamo ragione. Quando si è insediato questo Governo abbiamo lamentato che nel programma comparivano due striminzite righe sul personale del Comparto da cui non era possibile dedurre qualcosa di concreto. Ebbene oggi, dopo questo incontro, i nostri timori sono ancora più profondi. Noi ripetiamo le stesse cose da talmente tanto tempo che sentirsi presi in giro è più che legittimo. Quattro spiccioli per un contratto scaduto da un anno e che, se verrà rinnovato, sarà già ‘fuori tempo’ perché doveva riguardare il 2019-20-21; migliaia di ore di straordinari obbligatori effettuati dai poliziotti che saranno pagati solo per il 2018; abbiamo organici che fanno acqua a fronte di un’età media troppo elevata dopo che il blocco del turn over ci ha messi in ginocchio; abbiamo dotazioni inadeguate, mancano protocolli operativi chiari e validi per tutti, non c’è tutela normativa proporzionata al rischio, non possiamo contare su una risposta severa e certa del sistema giudiziario. È offensivo parlare di sicurezza senza di noi, è scandaloso programmare la spesa per la sicurezza senza di noi, è insostenibile continuare a non investire nel comparto essenziale per la vita stessa della democrazia. Con questa Polizia l’Italia ha per le mani una fuoriserie e l’amministra come fosse un’utilitaria. Bisogna fare molto molto di più.
Così Valter Mazzetti, Segretario Generale FSP Polizia di Stato, dopo l’incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Conte, e il ministro Lamorgese, alla presenza del Capo della Polizia, Gabrielli.