Lo scorso 30 luglio ha superato una selezione all’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare, a Roma, unica donna fra gli aspiranti nella sua giornata di prove, per essere ammessa ai corsi per il conseguimento dei brevetti di pilota dell’aviazione civile.
A questo punto, subito dopo i test medico-attitudinali di prima classe, potrò decidere quale scuola di volo frequentare a Roma – precisa Adriana – per conseguire i titoli aeronautici professionali e le abilitazioni per il pilotaggio dei più diffusi aeromobili di linea quali gli Airbus 200 e i Boeing 737. Mi aspetta un percorso impegnativo, durante il quale dovrò sostenere quattordici esami teorici e una serie di esami pratici in un periodo massimo di due anni e mezzo.
Qualche esperienza di volo, intanto, Adriana l’ha già fatta.
Ho effettuato dei test attitudinali presso l’Aeroclub Olbia Costa Smeralda, dove già da anni ho maturato la mia scelta professionale – precisa – pilotando con i miei istruttori un Piper PA 28 RT, uno degli aerei muniti di doppio comando riservati alla scuola di volo. È così che ho avuto la conferma di voler trasformare in un lavoro la passione che ho da quando avevo quattro anni e chiedevo di raccontarmi storie di piloti e di aerei.
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Adriana non ha alcun dubbio anche sulla scelta del liceo classico per prepararsi alla sua carriera di pilota.
Ho deciso di sudiare al Liceo Azuni, e in particolare nel nuovo indirizzo logico-filosofico – spiega -, perché volevo acquisire una preparazione culturale ad ampio raggio che poi, con lo studio dei classici e l’approfondimento della matematica e della filosofia, mi ha aiutato a sviluppare le mie capacità e rafforzato nelle mie scelte per il futuro. Tra l’altro, proprio l’Azuni mi ha permesso l’anno scorso di fare un tirocinio formativo presso il museo dell’aviazione di Perpignan, in Francia, con il progetto “ OIKOS Erasmus Plus”. Ora sto frequentando un corso di lingua inglese specialistico per l’indirizzo aeronautico.
E mentre si prepara a volare, Adriana ha le idee molto chiare e i piedi ben piantati a terra.
Nel mondo ci sono oltre 150 mila piloti di linea, dei quali solo il 5% sono donne – conclude – e poco più dell’1% nel ruolo di comandanti. Ecco, a me piacerebbe contribuire ad incrementare questa percentuale.