Al primo controllo documentale è apparso tutto in regola, ma il successivo controllo incrociato alle banche dati in uso alle Forze di Polizia, estesa all’area Schengen, ha fatto emergere che lo stesso, già con precedenti di polizia in Italia, era ricercato in tutta Europa in quanto gravato da un Mandato di Arresto Europeo per reati commessi nel 2005 in Romania, per aver procurato lesioni gravi ad un suo connazionale.
È stato quindi accompagnato nella locale Stazione e per lui, terminati gli accertamenti di rito, si sono aperte le porte del carcere di Bancali in attesa delle determinazioni dell’A.G., per la successiva traduzione alla frontiera, ove sarà consegnato alla Polizia romena per essere ristretto nelle loro carceri e scontare la relativa condanna.