L’azione si è svolta presso la Cittadella Universitaria di Monserrato, prima dell’inizio dei test, con un messaggio chiaro: “Non c’è meritocrazia senza uguaglianza“.
[foto id=”286405″]Se l’estrazione sociale degli studenti è diventata un fattore determinante per la preparazione e l’esito del test, come si può parlare ancora di meritocrazia? – ha commentato Piergiorgio, militante del FGC -. Chi proviene dalle classi meno abbienti, e da scuole meno prestigiose, non può permettersi di prepararsi con costosi corsi privati e durante l’estate è anzi costretto a lavorare e saltare un momento di studio fondamentale: c’è una dura penalizzazione. Se non si parte dalle stesse condizioni, non se ne può certo fare una questione di merito!
Altro nodo fondamentale è la crisi della sanità pubblica legata alla carenza di personale medico e paramedico – aggiunge Andrea Frau, responsabile FGC -, in 7 anni si sono perduti oltre 9 mila medici e 50 mila infermieri. Le ovvie conclusioni sono che questo test ha l’unico scopo di assecondare i tagli alla sanità pubblica a tutto vantaggio di quella privata.
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