Esprimiamo solidarietà incondizionata a tutti coloro che sono stati raggiunti dalle denunce. In cinque casi si parla di associazione con finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico. Ribadiamo con forza che il terrorismo è quello di chi distrugge quotidianamente la nostra terra con le esercitazioni militari, di chi ha fatto ammalare civili e militari con l’utilizzo dentro i poligoni di sostanze inquinanti, di chi condanna all’estinzione comunità locali depresse economicamente e socialmente dalla presenza delle basi, di chi impedisce ai pescatori o agli allevatori di fare il loro lavoro. Dove è la Procura di Cagliari, quando si tratta di indagare sulla Penisola Delta, quell’area del poligono di Teulada dove l’accesso è interdetto persino ai militari e dove i vertici dell’Esercito hanno dichiarato che non sarà mai possibile effettuare bonifiche? Di fronte a queste notizie di reato, l’azione penale diventa un optional?
Il 12 ottobre alle 15:00 noi saremo a Capo Frasca, senza lasciarci intimidire e insieme ad altre 40 organizzazioni. Con noi ci saranno tantissimi sardi e tantissime sarde che non vogliono più sopportare il giogo di un’occupazione militare abusiva e portatrice di morte e distruzione. Sarà una giornata di festa, in cui dimostreremo di non aver paura e in cui esprimeremo la nostra solidarietà a chi è stato colpito da teoremi accusatori traballanti e pretestuosi, finalizzati esclusivamente a spaventare. Manifesteremo liberamente, come è nei nostri diritti, e prometteremo che prima o poi quelle basi non occuperanno più la nostra terra.