La fotografia come medicina per il male di vivere. La incredibile vicenda di Vivian Maier, la baby sitter statunitense che faceva la fotografa ma non sviluppava gli scatti, è al centro del nuovo romanzo di Francesca Diotallevi: “Dai tuoi occhi solamente” (Neri Pozza Editore).
La scrittrice milanese incontrerà i lettori in tre serate inserite nel cartellone del Festival Éntula:
- venerdì 30 agosto alle 21 nella Biblioteca Comunale di Assemini, Francesca Diotallevi dialogherà con Manuela Arca, prevista anche una performance del pittore Andrea Melis;
- sabato 31 alle 19.30 sarà alla Libreria Koinè Ubik di Porto Torres per una serata che, oltre alla presentazione di Bruno Manunza, prevede anche alcune letture di Sandra Marzano;
- domenica 1° settembre alle ore 19 sarà il Politecnico Argonauti di Olbia ad ospitare la scrittrice.
Dai tuoi occhi solamente
A Francesca Diotallevi non interessava scrivere la biografia di una fotografa, ma capire per quale motivo Vivian Maier scattava con la sua Rolleiflex e poi non sviluppava le foto, non sottoponeva i suoi scatti al giudizio degli altri. Tanto che i rullini sono stati scoperti negli armadi solo nel 2009, quando la bambinaia-fotografa è morta. E da quel momento la sua fama iniziò ad espandersi in tutto il mondo.
“Dai tuoi occhi solamente” è un romanzo struggente ed autentico che ruota attorno alla vita della stravagante bambinaia. Il tutto si svolge negli Stati Uniti degli anni ’50, lungo le strade tra New York e Southampton dove, sempre in compagnia della sua macchina fotografica al collo, Vivian fotografa tutto quello che sembra essere degno di essere ricordato su pellicola.
Francesca Diotallevi è nata a Milano nel 1985. È laureata in Scienze dei Beni Culturali. Tra le sue opere: Le stanze buie (Mursia, 2013), Amedeo, je t’aime (Mondadori Electa, 2015) e Dentro soffia il vento (Neri Pozza, 2016), vincitore della seconda edizione del Premio Neri Pozza sezione giovani.
[foto id=”286166″]