Pisa, 31 luglio 2019. Può un festival di musica Jazz diventare un esempio di economia civile? E cosa significa ‘economia civile’? Esiste una Italia creativa, positiva, piena di progetti che, da Nord a Sud, esprimono bellezza e tanta voglia di cambiamento; una Italia riscoperta dallo psicologo Enrico Parsi che ora, per Pacini Editore, ha pubblicato “Tanto per cambiare. Paolo Fresu, Berchidda e altri casi di economia civile“.
Il libro, che reca la prefazione di Paolo Fresu, grande trombettista e ideatore di Time in Jazz, il festival che è uno degli appuntamenti culturali più attesi di ogni estate (quest’anno in programma dal 7 al 19 agosto) in Sardegna, a Berchidda, racconta esperienze positive componendo una specie di splendido collage di economia civile, costituito dai numerosi e coloriti aspetti del ben vivere. Progetti, insomma, nei quali è la cultura a colonizzare l’economia e non viceversa. Il ricavato dalla vendita del libro sarà destinato a sostenere Casa Matteo, l’orfanotrofio di Gorom Gorom, in Burkina Faso, minacciato dalla guerra e dagli jihadisti.
Proprio in occasione del Festival, il 15 agosto alle 17, il libro sarà presentato insieme con Paolo Fresu nella Chiesa di Santa Caterina a Berchidda.
Nel libro, l’autore suggerisce una colonna sonora di musiche di accompagnamento alla lettura e inserisce una ‘luogografia’, una mappa di luoghi ed “esperienze socio economiche rigorose, intelligenti, creative, rispettose, allegre” che si stanno sviluppando oggi in Italia e il cui ignorarle “significa pensare al nostro Paese come se fosse tutto in preda a una maggioranza di urlatori o di odiatori che trovano molta più visibilità di quanto non meritino”.
Enrico Parsi, psicologo di formazione sistemico relazionale, lavora dal 1991 per le cooperative di consumatori. Si occupa di apprendimento, linguaggio, cultura della cooperazione, contesti sociali e comportamenti delle persone. Dal 2008 è direttore di Scuola Coop, Istituto di Formazione delle cooperative di consumatori.
Il libro
Tanto per cambiare, girando l’Italia, si trovano progetti bellissimi. E dietro questi progetti ci sono persone che costruiscono mondi migliori attraverso un modo diverso di fare economia. C’è tanto per cambiare nella storia di Paolo Fresu e del “suo” Festival Time in Jazz, che mostra come per immaginare un futuro ci sia bisogno di rendere possibile il cambiamento nel presente. Quel tanto che si ritrova nello splendido collage di economia civile costituito dai numerosi e coloriti aspetti del ben vivere: legami sociali, cultura, innovazione, sperimentazione, condivisione, conflitto, creatività e rispetto, presenti da Nord a Sud, da Milano a Palermo, dai paesi dell’Appennino a Riace o a Monticchiello in provincia di Siena. Dove è la cultura a colonizzare l’economia e non viceversa. Ed è la generosità a innescare il cambiamento, mentre il profitto non è considerato obiettivo plausibile, ma solo un vincolo per fare bene le cose.
L’Autore
Enrico Parsi, psicologo di formazione sistemico relazionale, lavora dal 1991 per le cooperative di consumatori. Si occupa di temi organizzativi: apprendimento, linguaggio, cultura della cooperazione, contesti sociali e comportamenti delle persone. Dal 2008 ha il ruolo di direttore presso Scuola Coop, Istituto di Formazione delle cooperative di consumatori, dove svolge anche attività formative e di ricerca. È autore del libro La Classe. Ripensare la crisi ripensando le organizzazioni, pubblicato da Guerini e Associati.