Una data da ricordare per l’Arcidiocesi di Oristano, da oggi 7 luglio 2019, padre Roberto Carboni è il nuovo Arcivescovo di Oristano.
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Come da programma il corteo è partito subito dopo le 17, 30 dalla Chiesa di San Francesco con una processione verso la Chiesa Cattedrale, dove il nuovo Presule, è stato accolto dall’arciprete del Capitolo Metropolitano, con la lettura della Bolla Pontificia e la consegna del Pastorale.
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Dopo il saluto liturgico da parte di Monsignor Ignazio Sanna e la consegna del pastorale, segno del suo ministero di pastore e guida della Chiesa Arborense di Oristano, Monsignor Carboni, ha preso ufficialmente possesso canonico dell’Arcidiocesi Arborense e ha assunto la presidenza della celebrazione.[foto id=”283720″]
Subito dopo c’è stato il saluto al nuovo Presule, da parte del Canonico Decano del Capitolo Metropolitano Arborense Monsignor Vincenzo Curreli, di Sergio Locci in rappresentanza del Popolo di Dio, e del Sindaco di Oristano Andrea Lutzu. Numerosa la rappresentanza delle autorità civili della provincia tanti i sindaci, tanti i sacerdoti dell’Arcidiocesi che si sono precipitati a congratularsi col nuovo Presule, ma tante anche le religiose e le persone comuni che hanno fatto a gara a stringere la mano a Monsignor Carboni.
Quindi, la celebrazione è proseguita nel modo consueto, durante la quale Monsignor Carboni, ha tenuto la sua prima omelia rivolgendosi per la prima volta alla Chiesa Arborense come suo pastore.
La liturgia è stata animata da un coro composto da elementi provenienti da diverse parrocchie dell’Arcidiocesi, diretti dal maestro Nicola Lentis, con l’accompagnamento musicale dell’Orchestra dell’Associazione “Accademia della Sardegna”, diretta dal maestro Fortunato Casu.
Tante le persone che hanno voluto assistere alla cerimonia, nonostante il caldo afoso, notevole l’apparato di assistenza con numerosi volontari schierati per far fronte ad ogni tipo di emergenza, oltre ad un inappuntabile servizio d’ordine pubblico. Uno schermo televisiv,o posto all’esterno della cattedrale, ha permesso a quanti non hanno trovato posto all’interno della chiesa, di seguire ugualmente la suggestiva cerimonia.
Gian Piero Pinna