Le voci che trapelavano alle ore 16.00 dal Consiglio Regionale di via Roma sul possibile diniego mascherato da un eventuale rinvio, si facevano sempre più insistenti. Insomma gli Onorevoli e Presidenti dei gruppi dell’intero Consiglio Regionale non possono assumersi una responsabilità cosi grande, da vedersi coinvolti in un eventuale procedimento penale per concorso in truffa o tentata truffa ai danni dello Stato e della stessa Regione Autonoma della Sardegna.
La prima avvisaglia è arrivata mediante Pec 0026447-08/07/2019 inviata dal Ministero della Salute Direzione Generale del personale dell’organizzazione e del bilancio ufficio 1 di Roma. Essa comunica alla direzione generale della Programmazione Sanitaria Nazionale (e per copia conoscenza al professionista sardo Alessandro Marini) che le deleghe presentate ai notai tra Roma e Olbia da Lucio Rispo, con le quale sono scaturiti verbali di assemblea straordinaria e la contestuale nomina di Giovanni Raimondi ad Amministratore Delegato della Mater Olbia Spa, riportano autografe (Firme False) non riconducibili all’espressione grafica del rappresentante legale della Mater Olbia Olbia Spa Tidu Maini, società richiedente i primi 150 milioni di euro.
Oltre alla notifica del Ministero della Salute sono arrivati, come siluri, agli uffici competenti della Regione Autonoma della Sardegna, e per copia conoscenza alla Procura della Repubblica di Roma, le pec inviate dai legali del Marini che hanno concretamente allarmato l’intero Consiglio Regionale, ecco il motivo del rinvio e il contestuale blocco dei 150 milioni di euro.
Il fuggi fuggi è stato generale e la decisione molto attesa, non c’è stata. Lo stesso presidente della Commissione Sanità Domenico Gallus, presente alla riunione della mattina, non si è presentato in Consiglio Regionale, idem il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.
Le cause giudiziarie e l’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma condotta dal PM Alessandro di Taranto, ha fatto sì che la prudenza fosse messa al primo posto e per nessun motivo, nessuno degli onorevoli regionali, vuole essere coinvolto a vario titolo in un procedimento penale, che porterebbe di fatto la fine anticipata della XVI legislatura della giunta di centro Destra, guidata da Christian Solinas.