L’Area Marina Protetta inviava tre biologi marini, ed unitamente al personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo provvedevano a recuperare gli esemplari per una ispezione esterna degli animali e prelievo di campioni di tessuto. I tre esemplari, due maschi ed una femmina, erano lunghi rispettivamente 139, 144 e 149 centimetri e la loro morte si presume possa essere riconducibile ad una cattura accessoria della pesca. La verdesca non appartiene alla famiglia dei cetacei ed è un tipo di pesce comunamente pescato e venduto a tranci.
Pur non avendo segni di impatto o lesioni gravi evidenti presentavano nella zona della mascella dei fori dovuti da ami per pesca pelagica. Terminati i dovuti accertamenti, il personale dell’AMP ha provveduto a rimuovere le carcasse trasferendole presso il proprio centro e successivamente saranno smaltite mediante reimmissione nel ciclo biologico con affondamento al largo.
L’ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci, continua nelle attività di controllo ambientale per la tutela delle specie marine protette e, per qualsiasi evenienza, ricorda il numero blu gratuito 1530 per le emergenze in mare, oltre ai consueti mezzi di comunicazione.