Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Matteo Cruccu, Jacopo Tomatis e Massimo Zamboni sono alcuni degli ospiti che domani si confronteranno sulle “Mutazioni“, scelto quest’anno come tema centrale del festival. Un tentativo di approfondire il concetto di cambiamento nelle sue molte sfumature: fisico, sociale, economico, politico, artistico, musicale, della comunicazione.
E alla mutazione fanno riferimento anche le grafiche di questa edizione di Licanìas, ispirate a una delle più belle e suggestive rappresentazioni di purezza e di trasformazione: il mito di Apollo e Dafne nell’opera del Bernini.
- Il programma di venerdì 7 giugno
Il venerdì di Licanìas apre il sipario già al mattino. Per il ciclo di incontri nelle scuole del Barigadu saranno protagonisti Alfredo Stoppa e Matteo Cruccu, che tra le 9 e le 11 incontreranno i bambini e le bambine della scuola primaria.
Al via in mattinata anche gli incontri aperti al pubblico. A partire da quello delle 10 in piazza Italia: un dialogo tra l’antropologo Bachisio Bandinu e Maria Efisia Meloni, autrice insieme alla compianta Nereide Rudas del saggio “Il lavoro negato“ (Mimesis, 2019). Obiettivo puntato sulle conseguenze sociali e psicologiche della mancanza di un’occupazione.
Appuntamento poi nel pomeriggio, quando si parlerà di sport e non solo grazie al libro d’esordio del giornalista del Corriere della Sera Matteo Cruccu: “Ex. Storie di uomini dopo il calcio“ (Baldini & Castoldi, 2016). In una conversazione con il corrispondente da Cagliari della Gazzetta dello Sport Mario Frongia, la vita degli sportivi a carriera conclusa tra malinconia e rinascita. Si comincia alle 16 in largo Margherita.
Alle 17,30, nello stesso spazio, incontro con il musicologo Jacopo Tomatis e la sua “Storia culturale della canzone italiana“, pubblicata di recente da Il Saggiatore. Accompagnato dal cantautore e chitarrista Gigi Giancursi, Tomatis ripercorre i generi e le vicende della popular music in Italia, osservando come la cultura abbia pensato la canzone, quale ruolo la canzone abbia avuto nella cultura e come questo sia mutato nel tempo.
Alle 19 in piazza Italia va in scena invece uno degli incontri più squisitamente letterari del festival, quello tra il Premio Strega Tiziano Scarpa e Aldo Nove, autore di culto che con il suo esordio nel 1996 (“Woobinda e altre storie senza lieto fine”) è considerato alla stregua di un classico contemporaneo. I due scrittori parleranno a Neoneli de “Il professore di Viggiù“(Bompiani, 2018), l’ultimo libro di Aldo Nove: un testo a metà strada tra romanzo e saggio che riflette, divertito e sofferto, limpido e feroce, sulla nostra quotidianità.
Musica anche in chiusura della seconda giornata: in piazza Barigadu a partire dalle 22 riflettori nuovamente puntati su Massimo Zamboni. Già protagonista durante la giornata inaugurale del festival nelle vesti di autore con il suo libro “Nessuna voce dentro. Un’estate a Berlino Ovest, l’artista emiliano indossa i panni del cantante e musicista per un concerto del tour “Onda improvvisa di calore” in cui ripercorre i brani composti da solista, insertandoli con una carrellata di storiche canzoni dei CCCP e dei CSI. Affiancano Massimo Zamboni (chitarra e voce), sul palco di Neoneli, Erik Montanari alla chitarra, Cristiano Roversi al basso e Gigi Cavalli Cocchi alla batteria.
- Il festival giorno per giorno
Licanìas prosegue sabato 8 giugno con due appuntamenti a scandire la mattinata. Il primo è alle 10, in piazza Italia, con la presentazione del secondo volume della Collana Editoriale Licanìas: “Gosos per il nostro tempo”, una raccolta di poesie composte da Tiziano Scarpa, ispirate e in omaggio a Bonaventura Licheri, il poeta di Neoneli vissuto a cavallo tra Sei e Settecento, famoso per la sua vasta produzione di componimenti sacri. Insieme all’autore, le letture sono affidate all’attrice e cantante Simonetta Soro.
Alle 11,30 si prosegue in piazza Italia con una delle voci femminili più importanti e riconoscibili della letteratura italiana contemporanea, quella di Valeria Parrella. In conversazione conRoberto Putzulu, bibliotecario e operatore culturale, la scrittrice campana racconta il suo ultimo romanzo, “Almarina“ (uscito per i tipi di Einaudi lo scorso aprile), ovvero la storia di Elisabetta, che insegna matematica nel carcere minorile di Nisida, e quella di Almarina, una sua allieva; la storia, soprattutto, di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore.
Gli appuntamenti del festival tornano poi nel pomeriggio, alle 16 in piazza Italia, quando il giornalista del quotidiano L’Unione Sarda Alberto Masu dialogherà con Riccardo Gazzaniga, Premio Calvino 2012, in libreria con “Abbiamo toccato le stelle“ (Rizzoli, 2018). Un libro che raccoglie venti storie di campionesse e campioni capaci di andare oltre lo sport per segnare la storia; venti vicende sportive per parlare di lotta alle discriminazioni razziali, sessuali e di genere, di coraggio e disabilità, di amicizia e diritti delle donne, di migrazioni e diversità, di amore e dedizione.
Alle 17,30 in largo Margherita tiene invece banco Piergiorgio Odifreddi, matematico e scrittore, che dialogando con Roberto Putzulu presenta il suo libro “Dalla terra alle lune“ (Bur, 2018): il diario di “un viaggio cosmico in compagnia di Plutarco, Keplero e Huygens”, come recita il sottotitolo, in cui Odifreddi, capace di coniugare l’umanesimo e la classicità con la scienza e la modernità, crea un dialogo vivo e immediato fra tre grandi protagonisti della cultura occidentale.
Cambio di programma per l’appuntamento delle 19: salta infatti l’incontro tra Roberto Cotroneo e Lalla Careddu. Per cause di forza maggiore, Cotroneo non potrà essere in Sardegna. Il dialogo con l’autore di “Niente di personale“ (La nave di Teseo, 2018) verrà recuperato alla prima occasione utile dopo la fine del festival.
Il sabato di Licanìas si chiude alle 22 con un omaggio in musica e parole a una delle discipline scientifiche più misteriose e affascinanti: l’astronomia. Sul palco di piazza Barigadu il pubblico del festival ritrova Piergiorgio Odifreddi, stavolta insieme a Lamberto Curtoni al violoncello, con cui porta in scena “Il Discorso delle comete”, un recital che ripercorre il lungo rapporto tra l’uomo e i corpi celesti, in uno scontro tra mondo scientifico e sapere teologico e filosofico.
Particolarmente fitta l’agenda dell’ultima giornata di Licanìas, domenica 9 giugno, con ben sette appuntamenti in scaletta tra mattina, pomeriggio e sera. Si comincia alle 10 in piazza Italia con un incontro dedicato al fumetto nell’epoca della rivoluzione tecnologica: a trattare l’argomento, il libraio e sceneggiatore sassarese Emiliano Longobardi e il disegnatore Antonio Lucchi, autore di numerosi albi con i principali editori italiani.
Alle 11,30, sempre in piazza Italia, tavola rotonda sul mondo del giornalismo con il responsabile delle pagine culturali del quotidiano La Nuova Sardegna Costantino Cossu, il presidente dell’Assostampa Sardegna Celestino Tabasso, Andrea Tramonte di Sardinia Post e Roberta Scorranese, giornalista del Corriere della Sera. Il dibattito “C’era una volta la carta stampata: e oggi?” si svilupperà sul presente e sul futuro della professione e dell’informazione.
Il pomeriggio si apre alle 15,30 in piazza Italia con la proclamazione dei vincitori del “Premio Licanìas”, il concorso letterario, riservato a opere inedite di narrativa di autori nati o residenti in Sardegna, che fa il debutto in questa edizione del festival. In palio ci sono 700 euro per il primo classificato, 500 per il secondo e 300 per il terzo. Le letture degli estratti dei testi vincitori saranno affidate all’attrice Michela Atzeni. Nel corso dell’appuntamento, la giuria composta da Antonio Demontis (agente e critico letterario), Pier Francesco Fadda(editor) e Silvia Lutzoni (critica letteraria e docente universitaria) traccerà un bilancio delle opere iscritte al Premio.
Si prosegue alle 16,30 con un incontro che indaga il quotidiano tra attualità e costume. Protagonista Alessandra Castellani, antropologa e autrice di numerosi libri legati alle tematiche dei media, del gender, della moda e delle culture giovanili. Al centro della conversazione con Alessandro Marongiu, il volume “Storia sociale dei tatuaggi“ (Donzelli, 2014), in cui Castellani analizza le profonde radici e il presente del tatuaggio, in un percorso che parte dalla Bibbia, attraversa la Londra degli anni Settanta per arrivare ai giorni nostri.
Alle 18 in largo Margherita spazio a uno dei più interessanti esordi letterari dell’anno, quello di Roberta Scorranese, giornalista del Corriere della Sera e autrice per Bompiani di“Portami dove sei nata“, un omaggio personalissimo e commosso alla sua terra, l’Abruzzo, a dieci anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila. A condurre l’incontro la giornalista della Tgr Sardegna Incoronata Boccia.
Alle 19, invece, una panoramica sul mondo degli audiolibri con un incontro dal titolo “Dalla parola letta alla parola ascoltata” in compagnia di Sandra Furlan, che si è occupata di nuove tecnologie per le principali case editrici nazionali e che, dal 2017, è responsabile di produzione di Storytel Italia e della piattaforma di pubblicazione e distribuzione di audiolibri e contenuti audio Original.
Il sipario sulla decima edizione di Licanìas cala infine alle 22, in piazza Barigadu, con la leggerezza, l’ironia e l’incredibile voce di Rossella Faa. Accompagnata da Giacomo Deiana alla chitarra, Nicola Cossu al contrabbasso e Stefano Sibiriu alle percussioni, la cantante e attrice sarda porta in scena “Bella, bella, bella… sa beccesa“, uno spettacolo divertente e coinvolgente, tra parole e note, alla riscoperta della grazia e della bellezza della terza età, che suggerisce una riflessione sul presente e il futuro degli anziani, sul loro ruolo nella società, le potenzialità, la creatività e la proverbiale saggezza della vecchiaia.
- Licanìas per le scuole
Come sempre, Licanìas riserva uno spazio speciale nella sua programmazione anche per i più piccoli: nei giorni del festival, sono infatti in programma una serie di incontri dedicati agli alunni delle scuole di Neoneli e di altri centri del Barigadu. Incontri che si concludono sabato 8 giugno con Riccardo Gazzaniga, che parlerà alle alunne e agli alunni della scuola secondaria di Ardauli a partire dalle 10.
Nel pomeriggio invece, dalle 15,30, spazio alla presentazione dei percorsi sul gioco e sul cibo della scuola primaria di Neoneli e della scuola secondaria di primo grado di Ardauli.
- Arti visive
Non solo libri a Licanìas, che da sempre si distingue come festival di contaminazione tra le arti. Al Salone di Corrale è visitabile la mostra “mareNostrum“, con opere di Paolo Mura.Mentre domenica 9 giugno ci sarà il taglio del nastro per “A Neoneli c’è il mare“, a cura di Anna Rita Punzo e Baingio Cuccu. Un’esposizione di opere realizzate open air da sei artisti:Vincenzo Grosso, Daniela Frongia, Jubanna, Marco Pautasso e la Undicisei Squad (Stefano Marongiu e Toni Marcovecchio).
Il festival Licanìas è promosso dall’Amministrazione comunale di Neoneli per la direzione artistica di Alessandro Marongiu, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna(Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, con la collaborazione dell’Unione dei Comuni del Barigadu.