La richiesta di Elena Fancello (M5S) è precisa: una verifica sull’assegnazione dei finanziamenti in favore degli Enti locali che presentano una situazione finanziaria compromessa. Inoltre una ripartizione del fondo per il triennio 2019-2021 da effettuarsi in modo corretto tra tutti i Comuni sardi in sofferenza finanziaria.
Alla luce di quanto accaduto a seguito dei rilievi del Consiglio comunale di Nuoro, sono queste le istanze che la consigliera Elena Fancello ha presentato ieri durante la seduta della Prima Commissione (Autonomia e Riforme), nella quale si è parlato di Riforma degli Enti locali, Province e finanza locale.
A seguito della pronuncia di illegittimità della Corte Costituzionale delle norme sugli espropri, tantissimi Comuni italiani sono stati costretti a pagare ingenti danni con il serio rischio-default.
Una situazione pericolosa che ha creato dissesto finanziario anche nei Comuni della Sardegna, ed è per questo che l’esponente pentastellata ha chiesto alla Regione di vigilare sul corretto utilizzo del contributo per risanare le situazioni finanziarie compromesse negli enti locali.
Inoltre l’ex Assessore Erriu, il 31 gennaio scorso, aveva proposto l’assegnazione dei finanziamenti in proporzione al debito maturato, e non a quello liquidato, con ovvie e possibili ripercussioni sulla maggior parte dei Comuni sardi.
Per questo ad oggi, sostiene Elena Fancello: “è opportuna e necessaria una verifica e un approfondimento della ripartizione per gli anni 2018 e 2019, e che vengano adottati criteri differenti di erogazione delle risorse, distinguendo l’emergenza dalle misure di sostegno nel triennio successivo”.
Fancello ha inoltre ricordato che per le annualità 2020 e 2021, gli enti locali dovranno presentare istanza apposita entro il 31 marzo di ciascun anno, indicando il debito residuo in bilancio.
Per consentire una ripartizione equa delle risorse, la consigliera auspica che per il triennio 2019-2021, vengano assegnate in modo corretto tra tutti i Comuni in sofferenza finanziaria, e che sia previsto il monitoraggio da parte della Regione sul modo in cui vengono spesi i contributi, attraverso la richiesta di un resoconto annuale sulla concreta destinazione e utilizzo.