L’evento è patrocinato dalla FeNaCoPsi, dalla Società Psicoanalitica Italiana, dalla Regione Sardegna per conto del garante per l’infanzia e l’adolescenza Sardegna, dal Tribunale per i Minorenni di Cagliari, dall’ordine degli assistenti sociali della Sardegna, dall’ordine degli psicologi della Sardegna, dall’UNICEF, dalla Coirag, dall’associazione il Cerchio, dall’associazione Lesra e Rubin, dall’Arpad, dalla SPC, dall’osservatorio regionale Cybercrime .
L’evento è stato promosso e finanziato dalla Coperativa Servizi Sociali di Capoterra, che da oltre 30 anni si occupa di fornire cura e accoglienza agli adolescenti in difficoltà. Il convegno si strutturerà in due giornate, 21 e 22 giugno, è rivolto agli addetti al lavoro, ed è gratuito con rilascio di attestato di partecipazione. Il convegno sarà uno strumento per riflettere sulle adolescenze difficili, ponendosi come primo intervento di sensibilizzazione e prevenzione del disagio dell’adolescente e della sua famiglia.
Stiamo assistendo allo strutturarsi in adolescenza di sempre più marcate forme di patologie sociali, caratterizzate da condotte agite che colpiscono il corpo degli adolescenti e la possibilità di una mentalizzazione del transito adolescenziale. Tra queste, le condotte devianti, antisociali e criminali, appaiono quelle maggiormente laceranti e connotate da difficile intervento.
Le comunità a funzionamento psicoanalitico propongono uno spazio efficace di ascolto e trattamento per questi ragazzi e ragazze, spesso protagonisti tragici di una storia fallita, alla quale senza un’adeguata funzione di cura e riparazione non possono dare senso e riscatto. Crediamo nel dispositivo potente della cura istituzionale, capace di ottenere per questi ragazzi di “ Farli riflettere per non lacerare” e per il gruppo dei curanti di “ Farli riflettere per non essere lacerati”.
Lo sviluppo di questa funzione riflessiva, che porta alla mentalizzazione e alla soggettivazione, ci porta a propendere nell’aprirci alla dimensione di “speranza” , della “ cura” e “ recupero” di queste storie lacerate. Questo però, appare un traguardo raggiungibile, solo se si sottoscrive un patto di alleanza tra istituzioni, agenzie e saperi diversi, imparando ognuno a fare la propria parte e insieme, valutando e potenziando i risultati ottenuti, ma imparando a lasciar andare i programmi inefficaci. Il convegno vuole essere un’incontro a più voci, in cui iniziare ad attivare multiple conversazioni, pensieri e proposte paradigmatiche di come dovrebbero essere pensate e organizzate le residenzialità di cura per adolescenti lesionati e lesionanti.
La modalità di lavoro cercherà di mettere a confronto discipline e linguaggi diversi, restando vicino alla pratica clinica e settore in cui quotidianamente i relatori si trovano a operare, allo scopo di offrire pensieri ed esperienze effettivamente utilizzabili. Il Convegno si articola in 2 giornate.
Una teorica esperienziale, con relazioni magistrali e una esperienza di discussione e elaborazione dei temi emersi, attraverso il dispositivo del grande gruppo condotto da una équipe di psicoterapeuti di gruppo. Una seconda giornata sarà invece declinata in una mattinata di studio e supervisione dei casi portati da educatori, psicologi o assistenti sociali che vogliano declinare i propri interventi all’interno del modello psicoanalitico.
locandina con logo ordine assistenti sociali(1)
Programma Convegno Fenacopsi(1)-convertito