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Sardara
I MONUMENTI. Questi i monumenti aperti: il Museo archeologico Villa Abbas con un percorso che parte dall’epoca nuragica con oggetti risalenti all’età del bronzo, passa per le testimonianze della civiltà punica, e, risalendo al periodo romano della Repubblica e dell’Impero, giunge fino al medioevo con i reperti del Castello di Monreale. L’Area archeologica di Sant’Anastasia con Casa Pilloni una dimora seicentesca adibita a centro servizi per il sito archeologico; la Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta che ospita un’importante collezione di statue tra cui spicca, per importanza, la statua di San Bartolomeo del XVII sec. e infine la Chiesa di San Gregorio Magno un esempio dell’amalgama tra il romanico ed il gotico in Sardegna.
“Il territorio di Sardara è frequentato da millenni per le sue sorgenti termali, nelle cui vicinanze sorsero alcuni villaggi nuragici e, nel medioevo, l’antica Villa Abbas, ma ancheper il suo pozzo sacro di epoca nuragica, oggi
visitabile all’interno dell’area archeologica di Sant’Anastasia, intorno alla quale si è sviluppato il nucleo abitato diventato poi la moderna cittadina di Sardara. Un centro storico ben conservato oggi rende possibile delle piacevoli passeggiate per ammirare le antiche case in pietra, le chiese seicentesche dell’Assunta e di Sant’Antonio, quella trecentesca romanico-gotica di San Gregorio e, nell’area termale, la chiesetta campestre di Santa Maria de is Aquas e i pregevoli fabbricati che ospitavano le terme ottocentesche. Monumenti Aperti è l’occasione per conoscerci di persona, per scoprire che abbiamo conservato qualcosa di ancora più prezioso, cioè il valore antico dell’ospitalità, il desiderio di noi Sardaresi di comunicare col visitatore, di parlargli dei nostri luoghi, del nostro modo di vivere e soprattutto di raccontargli la nostra storia.”. Queste le parole con cui Il sindaco Roberto Montisci presenta Monumenti Aperti.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Sardara domenica alle 10.30 viene organizzata una Visita agli antichi bagni termali di Santa Mariacquas; sabato e domenica nell’Area Archeologica di Sant’Anastasia si terrà un incontro su I Pozzi sacri di Garlo (Parnik, Bulgaria) e Sant’Anastasia a Sardara. Infine a Casa Pilloni Effimere essenze, una mostra delle opere di Andrea Sabiu.
INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Un Info Point è allestito a Casa Pilloni Per ulteriori informazioni si può contattare la Cooperativa al numero 070 9387304; il Museo ai numeri 070 9386183 e 3332502621 o Casa Pilloni al 070 9386011.
Villanovaforru
I MONUMENTI. Questi i monumenti aperti con la novità del sito archeologico: Pinn’e Maiolu un grande insediamento con tracce di strutture e reperti che coprono un lungo periodo che va dall’età del Bronzo all’età medioevale.
Gli altri siti visitabili sono il Parco archeologico Genna Maria con un complesso nuragico composto da un nuraghe polilobato e da un villaggio nuragico del Bronzo Finale e della Prima Età del Ferro;
la Sala Mostre Temporanee situata all’interno di una tipica casa marmillese articolata in vari ambienti allungati che si affacciano su una corte, in parte coperta da un lungo loggiato; la Chiesa Parrocchiale di San Francesco d’Assisi che conserva un seicentesco fonte battesimale;
Funtamanna un complesso composto da due monumentali fontane situate all’interno del centro storico, lungo un corso d’acqua denominato Riu Sera, oggi totalmente interrato; i due Murales delle fiabe dedicati a Pinocchio e ad Alice nel paese delle meraviglie e infine la Chiesa Campestre di Santa Marina l’unica chiesa sarda intitolata alla santa spagnola nata nel 123 d.c. e decapitata a soli 16 anni.
Nelle parole del sindaco Maurizio Onnis l’invito a partecipare a Monumenti Aperti: “Ha una storia antichissima. Ha un paesaggio di una bellezza struggente. Ha meraviglie archeologiche incomparabili. Ha una qualità della vita introvabile altrove. Dov’è questo posto? È qui, è Villanovaforru. Il nostro paese riposa su colline dolci, ricche di vigneti, grano e ulivi. Conta circa 650 abitanti: una sola, grande famiglia. Dispone di tutti i servizi e, per i turisti, è pronto ad un’ospitalità di alta qualità. Villanovaforru è patria di uomini e donne da migliaia d’anni, che hanno imparato a farsi tutt’uno con il loro territorio. Qui il suolo è il racconto della lingua, della cultura, del lavoro degli abitanti. La visita non vi deluderà. Villanovaforru saprà soddisfare il vostro desiderio di bello, tranquillità, benessere. E tornerete, magari per restarci. Il nostro paese è aperto a tutti. Venite una volta. Rimarrete per sempre”.
EVENTI SPECIALI. Nel Comune di Villanovaforru domenica si svolger la Festa di Sant’isidoro con la processione per le vie del paese del simulacro del santo.
INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 15.30 alle 19.00 e la domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00.
Un info point è allestito al Museo Archeologico Genna Maria
LA MANIFESTAZIONE
Da quest’anno inizia la collaborazione con la App Heart of Sardinia, che rilancerà tutti i contenuti informativi dell’edizione 2019.
Inaugurato lo scorso anno viene riproposto Viva Voce – racconta la tua città. Con questo progetto si vuole costruire una mappa dei monumenti e dei luoghi d’Italia con le voci dei cittadini che potranno inviare messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi al numero telefonico 348.3146896 descrivendo il proprio legame con un luogo o con un monumento. Il racconto come elemento di coesione del “popolo” di Monumenti Aperti.
Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle varie iniziative che arricchiscono la manifestazione si trova nelle cartine/ pieghevoli in distribuzione nei vari siti.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo. Radici al futuro ne rilancia la visione come strumento per favorire il senso di appartenenza alla comunità locale, come dialogo tra le generazioni, dando valore al confronto e all’arricchimento reciproco. Questo perché vogliamo affidare ai giovani il duplice ruolo di custodi della conoscenza e di attivatori delle opportunità future.
Radici al futuro è la sintesi di una trasformazione, il condensato di un passaggio di testimone raccontato dal ciclo della materia che non si interrompe. Radici al futuro disegna l’attingere alle tradizioni culturali e alla storia per costruire la società futura all’insegna della creatività e dell’innovazione. Il patrimonio culturale diventa, quindi, fonte continua di apprendimento e di ispirazione, e la base di una cittadinanza attiva e responsabile.
L’EDIZIONE 2019. Monumenti Aperti 2019 si interroga sulle diverse generazioni (e la loro interazione) e la formazione di una ferma consapevolezza di essere custodi e fruitori del patrimonio culturale. Quel patrimonio materiale e immateriale che la manifestazione ha raccontato negli ultimi vent’anni e che deve essere ri-raccontato adattando la narrazione ai diversi tempi che l’evoluzione tecnologica, formativa, economica e, in generale, umana, ha portato alla luce nel percorso di crescita sociale.
Per questa ventitreesima edizione, salutata dalla Medaglia del Presidente della Repubblica, dal patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del MIBAC, del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna e dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, sono complessivamente 73 le amministrazioni coinvolte, 62 in Sardegna e 11 nella Penisola. Si inizia a Bauladu, Bosa, Tula e Uta il 27 aprile e si chiude nei giorni 9 e 10 novembre in Puglia nei comuni di Terlizzi, Modugno e Palo del Colle.
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA. I contenuti della manifestazione corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XXIII edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale della ventiduesima edizione è: #monumentiaperti19. I contenuti video saranno disponibili sul canale YouTube Monumenti Aperti.