La Guardia di Finanza di Sassari ha ultimamente intensificato la lotta al sommerso d’azienda su tutto il territorio della Provincia.
L’obiettivo era quello di contrastare quei comportamenti che ostacolano la normale concorrenza fra le imprese e producono effetti negativi per l’economia in generale.
Solo nel primo quadrimestre di questo anno, le Fiamme Gialle sassaresi scoperto 37 tra società, cooperative e ditte individuali che operavano da anni in completa evasione di ogni tipo di imposta ed in violazione alle più elementari norme tributarie, principalmente nei settori edili, commercio al dettaglio e all’ingrosso nonché professionisti, tra i quali medici e geometri.
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La forte azione trasversale di contrasto messa in campo dalla Guardia di Finanza ha riguardato anche il settore delle locazioni in nero per le quali anche sulla base dei Protocolli di Intesa recentemente sottoscritti con alcuni Comuni della Provincia, sono stati eseguiti accertamenti in materia di canoni di affitto non dichiarati con contestazioni di violazioni all’imposta di registro ed alle norme sulla circolazione di denaro contante per importi complessivamente superiori ai 300.000 euro.
Nell’indagine, realizzata anche attraverso la rete, è rientrato anche il settore dell’abusivismo commerciale. Proprio in questi giorni infatti è stata sviluppata una segnalazione di acquisto on line di articoli di abbigliamento ed accessori di pelletteria con marchi contraffatti di note case di moda internazionali. Convocati in caserma e davanti alle evidenze in possesso dei militari, gli acquirenti non hanno potuto negare gli acquisti effettuati attraverso il canale Instagram, utilizzando quale metodo di pagamento una carta ricaricabile “PostePay”. Il materiale commercializzato è stato quindi sequestrato per la conseguente confisca e sanzionati amministrativamente i responsabili, ferme restando le conseguenti responsabilità penali del venditore.
Ancora nell’ambito delle vendite on line, è stata scoperta una società che si occupa della vendita di prodotti di informatica e Hi-Tech che non aveva presentato le dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e IRAP per gli anni dal 2014 al 2017 ed omesso le dichiarazioni IVA dal 2015 al 2018. L’azienda, con sede in Lombardia, ma con unità produttiva nella Provincia di Sassari, non aveva dichiarato redditi per oltre 760 mila euro e non aveva versato l’IVA per più di 60 mila euro.
La Guardia di Finanza di Sassari, anche in vista della stagione estiva, proseguirà attraverso mirati controlli nella propria azione di contrasto ad ogni forma di illecito economico-finanziario nella Provincia.